ATRANI, DON PASQUALE RISPONDE ALL´AFFITTUARIO DELLA CANONICA foto
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Riceviamo e pubblichiamo la risposta che Don Pasquale, parroco della Chiesa di Santa Maria Maddalena di Atrani, ha fatto pervenire all’affittuario della Canonica dopo che quest’ultimo ha minacciato di adire alle vie legali per diffamazione.
Egr. Sig. Salvatore Angelisi,
faccio seguito alla sua lettera del 30 settembre scorso per fornirle le seguenti precisazioni.
Nella riunione da lei citata mi sono semplicemente limitato a riferire le spese che la Parrocchia sostiene, tra cui quelle per la luce e spazzatura, senza fare alcun altro riferimento.
Comprendo che anche queste semplici informazioni, date con oggettività, possano aver destato interpretazioni arbitrarie e poi anche riportate in forma erronea nell’articolo da lei menzionato, in modo da lasciarle apparire lesive nei suoi confronti. Ciò travisa completamente il mio pensiero.
Non metto minimamente in dubbio la sua rispettabilità né ho la più lontana intenzione di recarle offesa e, pertanto, sono dispiaciuto dell’equivoco generatosi.
Con la presente rinnovo i motivi di stima verso di lei, come ho già avuto modo di comunicarle in altre occasioni.
Tuttavia, se l’accaduto abbia potuto solo lontanamente, e involontariamente, generare in lei ombra di risentimento, ne chiedo scusa rammaricandomene.
Don Pasquale Imperati
Informazioni erronee nell’articolo?
Da questa lettera, mi sembra di capire che l’articolo da me scritto non solo conterrebbe “affermazioni erronee” ma che lo stesso abbia generato incomprensioni ed equivoci tali da far rischiare l’avvio di una vertenza legale tra il sacerdote Don Pasquale Imperati e l’affittuario della canonica Salvatore Angelisi. In sostanza, la colpa sarebbe dell’estensore dell’articolo.
Straordinario! E’ il primo commento che, al momento, mi sento di fare.
Confermo tutto quanto scritto nel mio articolo del 26 settembre su questo giornale dal titolo: il prete mobilita i fedeli per avere alloggio nella canonica. Me ne assumo ogni responsabilità e sono pronto a risponderne in qualsiasi sede dovessi essere chiamato.
Ciò che ho scritto e ciò che ho visto è stato udito e veduto da diverse decine di persone.
Piuttosto auspico, per il bene della Comunità (la vera e l’intera Comunità), che sia messa la parola fine su questa vicenda montata e gestita in maniera quantomeno “grossolana”.
Gino Amato
Sotto in FOTO CORRELATE il testo integrale della lettera;
Sotto in ARTICOLI CORRELATI gli articoli precedentemente pubblicati.