GIALLO DI GARLASCO, SI AGGRAVA LA POSIZIONE DI STASI

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     VIGEVANO (PAVIA) – Nuovi accertamenti potrebbero aggravare la posizione di Alberto Stasi, il giovane accusato di aver ucciso il 13 agosto 2007 la sua fidanzata Chiara Poggi a Garlasco. Le analisi effettuate dal collegio peritale nominato dal gup Stefano Vitelli dimostrerebbero infatti che le macchie di sangue sulla scena del delitto hanno un’estensione maggiore di quella riscontrata finora dai consulenti di parte, sia dell’accusa sia della difesa di Alberto Stasi. Considerata questa maggiore estensione, se è vero che l’ex bocconiano ha camminato sulla scena del delitto prima di scoprire il cadavere di Chiara lungo le scale della taverna di casa della ragazza, sulle suole delle sue scarpe sarebbe dovuto rimanere del sangue, o per lo meno tracce di dna della vittima, che invece non c’erano. Intanto anche un film girato dalla parte civile a villa Poggi, il luogo del delitto, dimostrerebbe come Alberto Stasi avrebbe potuto avere il tempo di compiere materialmente l’omicidio e fuggire in bicicletta nei 26 minuti di “buco” (tra le 9.10 e le 9.36) la mattina in cui è avvenuto il delitto.

    La novità sulle chiazze di sangue è emersa durante le elaborazioni effettuate dal professor Nello Balossino, docente associato di elaborazione di immagini presso il dipartimento d’informatica della facoltà di Scienze dell’università di Torino, sulle fotografie di tutte le tracce ematiche rilevate nel salotto della villetta di via Pascoli, in cui la mattina del 13 agosto di due anni fa è stata uccisa Chiara Poggi, 26 anni. Dalle analisi risulterebbe che le macchie trovate in salotto, e in particolare vicino alla porta delle scale che portano alla taverna, sarebbero in realtà in quantità più abbondante rispetto a quella descritta finora, perché le tracce ematiche avrebbero una componente significativa di siero, di consistenza cromatica non visivamente rilevabile, che non risaltava dalle fotografie prese in considerazione dall’ingegner Piero Boccardo, consulente dell’accusa. La scoperta, richiedendo nuovi approfondimenti, ha contribuito a far slittare di due settimane (dal 30 settembre al 14 ottobre) il deposito della perizia chiesta dal giudice, ma soprattutto rischia di aggravare la posizione di Alberto Stasi. Quanto al secondo elemento, il film, il legale della famiglia Poggi, l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, ha incaricato due attori di impersonare Chiara e Alberto per ricostruire la tempistica dell’omicidio. Per uccidere Chiara, scappare in bicicletta e tornare a casa Stasi l’attore ha impiegato in tutto 14 minuti, un tempo inferiore, dunque, ai 26 minuti di “buco” nell’alibi di Stasi.

    ansa.it            inserito da michele de lucia

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