Lady D amava il presidente francese

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    L’ultimo romanzo dell’83enne ex presidente francese, Valery Giscard d’Estaing, è destinato a fare molto rumore. In “La Principesse et le President” (La Principessa e il Presidente), infatti, l’ex inquilino dell’Eliseo racconta la storia d’amore tra un presidente francese degli anni ’80 (lui lo è stato fino al 1981) e una principessa britannica molto bella, molto mediatica e con un matrimonio infelice. E il pensiero corre subito a Lady D…

    L’ultimo romanzo dell’83enne ex presidente francese, Valery Giscard d’Estaing, è destinato a fare molto rumore. In “La Principesse et le President” (La Principessa e il Presidente), infatti, l’ex inquilino dell’Eliseo racconta la storia d’amore tra un presidente francese degli anni ’80 (lui lo è stato fino al 1981) e una principessa britannica molto bella, molto mediatica e con un matrimonio infelice. E il pensiero corre subito a Lady D…

    L’INCONTRO. I due – Jacques Henry Lambertye e Patricia, presentata come principessa di Cardiff (“una citta’ del Galles”, spiega l’autore)- si incontrano durante una cena ufficiale a Buckingham Palace, in occasione della chiusura di un G7. “Le baciai la mano e lei mi diede uno sguardo interrogativo, gli occhi grigio ardesia diventati più grandi, mentre chinava gentilmente il capo in avanti”. Ma la principessa non è felice come rivela lei stessa: “Dieci giorni prima del mio matrimonio, mio marito è venuto a dirmi che aveva un amante e che era deciso a continuare il suo rapporto dopo le nostre nozze”.

    Difficile distinguere il vero dal falso, ma il romanzo contiene una serie di elementi che fanno facilmente riconoscere nel personaggio femminile lady Di, anche per l’impegno della protagonista nella lotta all’Aids e contro le mine antiuomo. La passione della coppia -definita “violenta” da Le Figaro– si svolge sullo sfondo di scenari all’altezza dei rispettivi ruoli: Henry e Patricia – “sulle pagine, il protocollo formale lascia spazio a una tenera familiarita’”, scrive Le Figaro- si amano a Rambouillet, a Soucy, a Buckingham Palace. E il romanzo non sarebbe nient’altro che un feuilleton rosa ben scritto se non fosse per la dovizia e ricchezza di particolari.

    Membro della prestigiosa Academie Francaise, il presidente fa anche citazione dotte che rimandano a classici della letteratura come i racconti di Alexandre Dumas sull’amore tra la principessa Anna d’Austria e il Duca di Buckingham. Ma è ovvio che sarà l’evidente riferimento autobiografico ad appassionare il lettore. Tra l’altro, il libro si apre e si chiude con un riferimento sibillino: “Promessa mantenuta“, e’ l’epigrafe iniziale, “che sembra indicare -scrive Le Figaro– che Valery Giscard d’Estaing abbia adempiuto a un debito, oltre il tempo e forse anche oltre la morte. Ma a chi?”. E poi la chiusa: “‘Mi avete chiesto il permesso di raccontare la nostra storia’, mi disse lei, “Ve la do, a patto che mi facciate una promessa…”.

    “Resta una domanda”, conclude il quotidiano francese. “In che misura un romanzo puo’ mescolare realtà e fantasia? Che parte possono avere la memoria e il sogno nella sua elaborazione? Totale finzione, sogno scritto, storia vera? Solo l’autore ha la chiave di questo enigma, che del resto è alla radice di tutta la letteratura”. “La Principesse et le President” uscirà in Francia il primo ottobre, per i tipi di Fallois-XO.

    Carlo d
    Carlo e Camilla
     

    “CARLO AVEVA TRE AMANTI”. Ma 17 anni dopo la morte di Ladi Di le indiscrezioni non si placano. Secondo l’inglese Sunday Star, la Principessa scrisse tre lettere alla Regina Madre, che vennero poi bruciate, dove denunciava il fatto che il marito Carlo avesse non una ma ben tre amanti.

    Il tabloid inglese tira fuori anche i nomi di due di queste donne: una è l’ormai consorte di Carlo, Camilla Parker-Bowles, sua amante storica e mai rinnegata, un’altra sarebbe l’australiana Lady Dale Tryon mentre della terza amante non si potrebbe rivelare il nome in quanto appartenente all’alta società inglese e dunque molto conosciuta.

    Chiaramente visto che il domenicale non tira fuori il presunto terzo nome della presunta terza amante di Carlo d’Inghilterra, il mistero si infittisce e diventa fonte di nuovi scoop e di vendite a go-go.

    Infatti di Camilla si sa ormai tutto e anche di Lady Dale Tryon anche, visto che fu lo stesso Carlo che la definì come “la sola donna che mi abbia mai capito davvero”; il legame tra la Tryon e Carlo fu anche oggetto del documentario Prince Charles’ Other Mistress, trasmesso da Channel 4 nel 2008.

    Interessante il fatto che a rivelare la presenza di queste lettere poi bruciate è William Shawcross, il biografo scelto dalla Regina Elisabetta II per la scrittura di Queen Elizabeth, The Queen Mother, la biografia della Regina Madre in vendita da giovedì scorso.

    I conti non tornano: perchè Shawcross avrebbe tirato fuori la storia delle missive bruciate dalla Regina Madre, potenzialmente mettendola così in cattiva luce di fronte al mondo intero? E, soprattutto, ma questo è un interrogativo che tormenta il mondo da anni, come può essere possibile che Carlo d’Inghilterra abbia avuto ben 3 amanti? Forse davvero il potere conta più del resto?

    tratto da affaritaliani.it       inserito da michele de lucia    

     

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