SALERNO ARRESTATI DUE INCENDIARI, ERANO ZIO E NIPOTE

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Li hanno pedinati e fermati dopo averli notati mentre piazzavano sul sentiero montano rudimentali inneschi, formati da sigarette accese avvolte in una manciata di fiammiferi tenuti insieme da nastro adesivo. Zio e nipote, rispettivamente G.D’A. di 37 anni, coniugato, disoccupato, e F.C. di 22 anni, celibe, operaio. Entrambi incensurati di Baronissi, sono stati sorpresi mercoledì sera dai carabinieri nelle montagne di Pellezzano, in localitá Acquara. Prima di essere fermati, i due sono stati inseguiti dalle pattuglie dei carabinieri, che hanno disposto posti di blocco per circa due ore. Zio e nipote sono ritenuti responsabili di un incendio che nella tarda serata di mercoledì ha distrutto tre ettari di querceti e castagneti, in un bosco ceduo di proprietá del Comune di Pellezzano. Sono stati sottoposti a fermo e portati in carcere con l’accusa di reato di incendio boschivo in concorso. Ad appiccare il fuoco in vari punti della montagna, secondo la ricostruzione dei militari, sarebbe stato il 37enne G.D’A., mentre il nipote F.C. aspettava in auto con il motore acceso, pronto per la fuga. I carabinieri hanno avuto il tempo di vedere bene i loro volti, un’identificazione che non ha lasciato via di scampo ai due incendiari. Entrambi si erano spostati in più punti del percorso montano, piazzando un po’ ovunque gli inneschi artigianali, a cui davano fuoco prima di raggiungere il punto successivo. Sembrava che seguissero un percorso giá studiato, tanto da far sospettare che dietro gli incendi ci fosse un disegno preciso e che siano coinvolti altri complici, interessati ad aggredire il territorio demaniale. Prima di mettersi all’inseguimento dell’auto guidata da F.C., i carabinieri hanno allertato i vigili del fuoco di Salerno che hanno impiegato circa tre ore per spegnere l’incendio. Zio e nipote non sono andati molto lontano. Sono stati fermati, perquisiti e trasferiti nella casa circondariale di Fuorni.Nella loro auto sono stati trovati due coltelli, un accendino, svariate sigarette, fiammiferi e un nastro adesivo, tutto requisito insieme al veicolo. I due piromani saranno trattenuti fino a nuove disposizioni del giudice per le indagini preliminari, che dovrebbe interrogarli in giornata e decidere sull’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo di Salerno, Franco Roberti, che intende vederci chiaro sul disegno criminoso alla base dell’atto incendiario e sull’eventuale complicitá di altre persone.

Focolai d’incendio se ne sono visti dappertutto nella Valle dell’Irno in queste settimane, da Mercato San Severino a Pellezzano, anche nella giornata di ieri, ma la lente d’ingrandimento dei carabinieri era stata messa a fuoco sul territorio di Pellezzano, perché lì si sono registrati i maggiori focolai. Gli appostamenti dei carabinieri di Pellezzano e Baronissi sono iniziati alcuni giorni fa nelle montagne di Pellezzano. E l’altra sera hanno dato i loro frutti. Marcella Cavaliere Citta

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