ATRANI, PER UN DISABILE GRAVE ANCORA UN NO DEL SINDACO CARRANO

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    Per l’ennesima volta il sindaco di Atrani, Nicola Carrano, nega di riservare a un disabile grave di 21 anni, Alessandro Vollaro, un posto auto vicino casa. Alessandro è affetto dalla nascita da ritardo psicomotorio, sordità neurosensoriale, non cammina, non parla, è tracheotomizzato e deve essere trasportato a spalla dal padre lungo i 200 scalini per raggiungere casa. Nel recente  passato è successo ancora di peggio. L’amministrazione Carrano bandì un concorso di posti auto riservati ai disabili…a pagamento: quaranta euro al mese con versamento anticipato di tre mensilità. Solo in quel modo il padre di Alessandro, Nicola, si aggiudicò un posto per un anno. << –dice Nicola –  il momento più critico è il rientro a casa. Arrivo con Alessandro nell’auto, non trovo alcun posto libero in tutto il paese, soprattutto in estate, e trascorriamo ore dentro macchina nell’attesa di poter parcheggiare. Poi da lì, se il posto auto è stato trovato almeno nel centro storico, mi carico Alessando in spalla e raggiungo casa con fatica (un percorso in salita e poi i 200 gradini, n.d.r.). Diventa sempre più difficile, lamia età avanza. Da qui la decisione, almeno per i tre mesi estivi, di rimanere segregati in casa e uscire solo per necessità di salute>>. E la necessità, anzi il pericolo per Alessandro è reale. Il ragazzo è tracheotomizzato, ha cioè un buco esterno nella gola nel quale è costantemente infilata una cannula per farlo respirare. Un gesto inconsulto, soprattutto durante la notte, e Alessandro può tirarsi via la cannula,  come già è successo, andando in crisi respiratoria. E’ ragionevole pensare che un’auto a portata di mano, per condurlo al più vicino pronto soccorso, gli può salvare la vita?  < Mi ero illuso -aggiunge Nicola- che, questa volta, col nuovo assessore alle politiche sociali, una donna giovane e dinamica, la nostra richiesta sarebbe stata accolta. Non è stato così>. Intanto il sindaco, per giustificare il suo diniego, continua a trincerarsi  dietro l’articolo n. 381 del D.P.R. n. 495 del 1992. Tale articolo detta le norme di attuazione dell’art. 188 del Codice della strada; in sostanza dice che Alessandro, per avere diritto ad un posto auto, dovrebbe avere la patente e disporre di un autoveicolo. Il sindaco, senza sforzarsi di cercare anche una diversa interpretazione alla legge (che esiste e la vedremo in un prossimo articolo) sceglie a oltranza la via più facile: il diniego. Quanta meticolosità! Proprio in un comune come Atrani che, in fatto di attuazione e rispetto di leggi e regolamenti per quanto riguarda la viabilità e i parcheggi, non fa certo scuola. Soprattutto in estate. Quante auto e  quante moto  accedono e parcheggiano nelle zone riservate ai soli residenti contando sulla tolleranza, sulle autorizzazioni estemporanee e sulle forzature estreme operate dai controllori? Vogliamo passare ad una rassegna? Fatto è che, mentre per questo popolo di vacanzieri e fornitori di merci privilegiati una soluzione la si trova, per Alessandro sembra non esistere. Non gli resta che rimanere segregato in casa assieme alla madre.     

    Gino Amato

     

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