RAVELLO IL SINDACO PAOLO IMPERATO REPLICA AD ULISSE DI PALMA

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Ravello costiera amalfitana Avverto il dovere di replicare alla sorprendente iniziativa del consigliere  Salvatore Ulisse Di Palma.

Mai come in questo caso, lo faccio per rispondere ad un’esigenza di affermazione della verità, insidiata da un tentativo abbastanza evidente di  facile strumentalizzazione e sterile demagogia.

Muovo proprio dal preliminare rilievo dell’autore circa un presunto blackout informativo nella gestione della cosa pubblica, per cogliere l’intima contraddittorietà dall’affermazione, dal momento che la sua “sortita” ha trovato spazio (a mio avviso, del tutto immeritatamente) anche sulla testata tradizionalmente considerata la voce di questa Maggioranza.

Non sono sorpreso dell’improvviso ed “entusiastico” risveglio amministrativo di Ulisse Di Palma; mi meraviglia piuttosto il tono e la finalità dell’iniziativa che rivela uno strano concetto dell’impegno politico!

Sono profondamente persuaso che l’autentica legittimazione si conquisti, giorno dopo giorno,  attraverso il “faticoso silenzio” di uno sforzo senza limiti, ma soprattutto sono convinto che un’impostazione culturalmente seria ed obiettivamente onesta avrebbe dovuto suggerire all’estensore, prima ancora della “facile predica”, anche la serrata capacità di autocritica rispetto al ruolo svolto in cinque anni quale Assessore Comunale della precedente Maggioranza.

Sarebbe stato probabilmente il modo migliore per far comprendere ai lettori e ai concittadini la reale dimensione dei problemi toccati dal suo intervento.

E vengo al merito.

In ordine al Cimitero Comunale, ed in particolare alla zona antica, questa Amministrazione ha garantito l’impegno ad una corretta ed ordinaria manutenzione, allo stesso modo in cui si è fatto anche per il passato più recente.

Ho personalmente verificato in questi giorni le condizioni complessive di pulizia che appaiono assolutamente dignitose.

Circa la ventilata ipotesi di “convenzione”, sfugge, evidentemente, al consigliere Di Palma che la Giunta Comunale, con delibera n.51 del 24 aprile 2009, ha approvato una proposta di riorganizzazione e gestione organica del Cimitero Comunale mediante affidamento esterno, al fine di garantire la presenza costante di un custode che provveda anche alla pulizia quotidiana, alla cura dei giardini, unitamente al servizio di polizia mortuaria e all’illuminazione votiva.

Proprio in questi giorni si sta decidendo la messa in sicurezza dell’impianto elettrico per consentire che la procedura di gara possa assicurare un esito positivo e proficuo nel tempo.

Discorso politicamente più serio è quello che riguarda la delocalizzazione dell’attuale area cimiteriale, che questa Maggioranza ha inteso riprendere, assicurando, però, diversamente dal passato, certezza in ordine alla compatibilità urbanistica dell’intervento, il cui primo presupposto è rappresentato proprio da una legittima e durevole previsione di Piano Regolatore Generale.

E su questo tema  marchiana è stata la responsabilità politica di chi mi ha preceduto!

E poi trovo assolutamente infelice l’adagio riproposto sulla capacità di consenso dei defunti. Il rigore di un’identità culturale e religiosa che intimamente mi appartiene mi induce a  rifiutare, con sdegnata indifferenza, ogni confronto sul punto : Parce sepultos! 

Veramente risibile appare l’accusa di scarso rispetto per i cittadini di Sambuco riferita al progetto presentato dal locale Comitato Festa ed inteso a posizionare una statua di Cristo Redentore all’interno della frazione.

Espresse, all’epoca, le mie personali perplessità sull’opportunità di un’intitolazione, la pratica, presentata il 4 novembre 2008, ha seguito, in tempi ragionevolmente brevi, l’iter comunale di approvazione, salvo ricevere l’annullamento da parte della Soprintendenza Paesaggistica di Salerno il 16  aprile 2009.

Non senza considerare che l’Ufficio Tecnico Comunale ha formalmente comunicato  al Presidente del Comitato Festa (Daniele Cioffi, oggi consigliere Comunale di opposizione) i motivi d’impedimento, senza che, ad oggi, siano stati offerti elementi tecnici utili volti evidentemente a rivalutare il parere sfavorevole già espresso.

Ma quello che più preme ricordare alla sbiadita memoria di qualcuno è il forte impegno teso ad assicurare condizioni di dignitosa vivibilità ad un’area geografica ereditata in condizioni a dir poco disastrose.

A riprova di tanto, i Sambucani possono essere buoni testimoni del lavoro di questa Maggioranza:  dalla realizzazione del nuovo impianto di pubblica illuminazione, agli interventi di bonifica e salvaguardia ambientale sul versante Minori (compresa la progettazione esecutiva della rete fognaria), allo storico risultato rappresentato dall’acquisizione al pubblico patrimonio, attraverso un contributo straordinario della Comunità Montana sollecitato dall’Assessore Di Martino, dell’antica Chiesa di Santa Maria della Pomice per destinarla a struttura religiosa e socio ricreativa a beneficio dell’intera comunità di Sambuco.

Questa e’ la vera attenzione per la periferia!!!

Un discorso del tutto similare vale rispetto alla piazzetta di Torello, dal momento che è incontestabile lo sforzo straordinario messo in campo, anche da un punto di vista finanziario, per recuperare, attraverso un riqualificante intervento di allargamento naturale, uno dei borghi più suggestivi di Ravello e restituirlo alla piena dignità artistica, paesaggistica e panoramica.

Peraltro i lavori stanno per  essere completati attraverso la realizzazione di un sistema di illuminazione e di arredo che permetteranno a questo luogo, così come sta accadendo per la frazione di Castiglione e, come di qui a qualche mese, varrà per la piazzetta di San Cosma, di assurgere a  “naturale contenitore”  di attività turistico-culturali di qualità.

Tutto questo senza tacere della lunga serie di progetti strategici, pienamente condivisi dalla Cittadinanza, più volte illustrati dall’Assessore al ramo, destinati a cambiare il volto del Paese, che hanno “stranamente” ricevuto il voto contrario anche del consigliere Di Palma. 

Trovo infine demagogica e ritrita la “querelle” in ordine al Presidio Ospedaliero di Castiglione di Ravello.

Ancora nel corso dell’ultima competizione provinciale, credo sia stata raccontata tutta intera la  verità circa la “paternità politica” del plesso e circa gli sforzi che, nel corso di quest’ultimo anno, quale Presidente della Conferenza dei Sindaci del Distretto Sanitario di base, ho posto in essere onde evitare ogni ipotesi di declassamento.

La sintesi dell’intera  attività è contenuta nel verbale della Conferenza dei Sindaci del  6 aprile u.s., nel quale sono descritte tanto le  posizioni politiche personalmente sostenute  onde assicurare il rispetto della recente legge regionale di riordino del sistema sanitario campano (contenente, tra l’altro, il riconoscimento dell’autonomia funzionale della struttura ospedaliera di Castiglione con l’attribuzione di un reparto di rianimazione), quanto le specifiche iniziative (formali atti di invito-diffida a revocare  sorprendenti ordini di servizio impartiti) volte a scongiurare una sostanziale disattivazione delle funzioni proprie del P.O.

Il richiamato documento, condiviso da tutti gli operatori di Castiglione e addirittura sottoscritto da tutti i medici di base del Distretto (a proposito di desiderio di personale conoscenza!!!), auspica, peraltro, attraverso una delibera di indirizzo politico, il raggiungimento dell’ulteriore e storico obiettivo costituito dall’autonomia gestionale del plesso.

I risultati raggiunti rischiano oggi di essere paradossalmente compromessi proprio dalla recentissima  scelta  di commissariare l’intero sistema sanitario campano, disposta dal Governo centrale, cui andrebbero seriamente rivolti pressanti interrogativi  sull’effettiva utilità di un tale discutibile intervento dopo lo sforzo concreto, pure praticato, di razionalizzare la rete ospedaliera campana con contenimento dei limiti di spesa nel rispetto, tuttavia, di imprescindibili esigenze dei singoli territori.

Concreta e seria risposta, infine, è stata data al cronico problema legato alla sosta delle auto al servizio del presidio, laddove, in seguito alla  nuova delimitazione del centro abitato, attivata da quest’Amministrazione (delibere di G.C. n. 22 del 3.3.2009 e n. 56 del 14.5.2009), è stata disposta, su proposta dell’Assessore alla viabilità, con ordinanza del 3.8.2009, l’istituzione di ulteriori n. 4 stalli di sosta riservati ai veicoli in dotazione al Presidio Ospedaliero, oltre al riconoscimento della sosta gratuita a beneficio dei relativi dipendenti  lungo via Zia Marta.

Ai lettori ed ai concittadini i giusti motivi di riflessione!

Paolo Imperato

 

 

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