AD AMALFI I CANI BAY WATCH

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    Il più giovane si chiama Massi ed è un Terranova. Il più longevo è un Labrador al quale i suoi addestratori hanno dato il nome Romeo. Sono i cani bagnino, o per meglio dire gli amici a quattro zampe impiegati nel salvamento in mare. Due straordinari esemplari, entrambi di colore nero, che per tutta la giornata di venerdì hanno pattugliato lo specchio di mare che bagna la Costiera Amalfitana, da Maiori a Positano, a bordo di un gommone della guardia costiera di Amalfi.

    I due cani addestrati presso la Sics, sezione italiana cani salvamento, fanno parte del gruppo Medservice di Paestum, e il loro impiego anche in Costa d’Amalfi, in giornate prestabilite, rientra in una iniziativa per la sicurezza in mare promossa dalla sede regionale delle capitanerie di porto. Al guinzaglio dei conduttori Vito e Stefano, i due cani bagnino, sono stati a bordo del gommone dell’ufficio locale marittimo che ha pattugliato la costa fermandosi nelle zone in cui era presente il maggiore concentramento di bagnanti.

    La collaborazione con le capitanerie di proto proseguirà anche nei prossimi giorni quando i cani di salvamento, che operano sulle coste del Cilento con pattugliamenti a terra e via mare, faranno nuovamente tappa lungo la Costiera. Massi e Romeo, che hanno attratto l’attenzione dei numerosi bambini che erano a mare, sono stati protagonisti anche di qualche azione dimostrativa anche se per fortuna non vi è stata necessità di intervento.

    I due esemplari di cani bagnino, denominati «Angeli a 4 zampe» provengono da Capaccio dove qualche tempo fa furono protagonisti del salvataggio di una ragazza che stava annegando nello specchio di mare in località Laura Di Paestum. Nella stessa giornata di venerdì, la capitaneria di Porto di Amalfi ha effettuato un corso di prevenzione in mare a ragazzi di età compresa tra i 13 e i 18 anni. Si tratta di giovani che aderiscono al campo scuola della P.A. Millenium di Amalfi, la locale sezione Anpas della Protezione Civile. Le lezioni, pratiche e teoriche hanno riguardato non solo l’addestramento al salvataggio ma anche la tutela dell’ambiente marino dall’inquinamento. Mario Amodio, Il Mattino

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