Brasile, il paradiso del sesso. Affari tra i locali notturni di Rio de Janeiro. Il reportage

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    Il Brasile? Il paradiso del paradiso. Soprattutto perché i rapporti con le donne sono molto più facili che in Italia. Ma come funziona il mercato del sesso a Rio de Janeiro? Affaritaliani.it è andato a scoprirlo, girando tra locali notturni e saune. …

    Giuseppe Vaglio, gestore degli alberghi Colonna Park Hotels di Buzios (in provincia di Rio de Janeiro), leccese d’origine e da oltre 20 anni residente per metà anno a Buzios e per l’altra metà in Italia, non ha dubbi: “Se la Spagna rispetto allo Stivale è un paradiso per il  divertimento, il Brasile è il paradiso del paradiso. Soprattutto perché i rapporti con le donne sono molto più facili che in Italia. È semplice avere successo con le ragazze anche quando non sei proprio un fiore. Basta essere cordiali e offrire qualcosa da bere per non rimanere soli al tavolo di un bar”.

    E i responsabili delle agenzie viaggio interpellati da Affari confermano: il turismo in Brasile spesso ha matrice sessuale. Facile capire il perché: qui andare a prostitute è davvero facile, poco costoso e (in un certo senso) divertente. Tenete presente, infatti, che le lucciole brasiliane non hanno niente a che vedere con le prostitute di strada nostrane. Sono donne (o trans) che curano con meticolosità il proprio corpo e la propria immagine, tanto che si possono confondere di frequente con modelle o attrici. Non solo: alla rapida “botta e via” le brasiliane preferiscono i rapporti duraturi e amichevoli coi clienti, a cui -tra l’altro- in genere non chiedono soldi, ma semplici regali (che spesso si trasformano di fatto comunque in banconote).


    Foto di Nicole Cavazzuti

    Detto questo, come funziona di fatto il mercato del sesso a Rio de Janeiro? Affaritaliani.it è andato a scoprirlo direttamente nella “città meravigliosa”, girando tra locali notturni e saune. Il risultato? Un reportage esclusivo. Che necessita, per cominciare, di una precisazione. “Ci sono tre categorie di prostitute a Rio: le meno costose sono quelle che lavorano sul marciapiede, poi ci sono quelle che si muovono nei locali; mentre le più care sono quelle che ricevono i clienti nelle saune, dove è obbligatorio mostrare i risultati degli esami del sangue”, racconta Francesco, agente romano che frequenta assiduamente Rio per lavoro –e per piacere-. E che, di tanto in tanto, ammette di concedersi qualche serata “ad alto tasso erotico”.

    Certo, le tentazioni sono ad ogni angolo. In strada, dopo le 23, c’è infatti solo l’imbarazzo della scelta. Le ragazze che passeggiano non si contano. E il prezzo medio di una prestazione è basso: si pagano tra i 10 e i 20 euro per un rapporto orale o sessuale. “La maggior parte di queste donne proviene dalle favelas, di conseguenza se il cliente desidera drogarsi vanno anche a recuperare cocaina ed erba”, spiega Francesco. Che poi specifica: “Gli italiani in genere, però, sono più interessati alle donne che lavorano nei locali o nelle saune, perché hanno più classe”.

    Nel frattempo arriviamo davanti alla discoteca Inferno, rinomato punto di incontro sulla spiaggia di Copacabana. Accanto all’ingresso della disco, c’è pure un bar affollato di turisti e di lucciole, in parte sedute ai tavolini, in parte in piedi, in attesa di un cenno da parte di qualche cliente. Che volendo può essere anche una coppia. “Qui non ci sono preconcetti. Con queste ragazze puoi organizzare senza problemi anche delle orge. Basta ricompensarle adeguatamente. Anche perché molte di loro non hanno i soldi per pagare l’ingresso della discoteca, né la consumazione al bar. Per questo aspettano fuori dal bar, attendendo di essere invitate da un cliente”, chiarisce Francesco. “Come è logico, le tariffe calano a seconda dell’orario: quanto più è tardi, tanto più si potrà risparmiare sulla prostituta, che rischia di rimanere senza clienti”, spiega ancora.


    Foto di Nicole Cavazzuti

    “E così non mancano i professionisti del settore: uomini che aspettano le 4 del mattino prima di farsi avanti con una lucciola, sapendo così di poter giocare al ribasso”. Ma quanto si spende? Dipende. “Se la ragazza lavora in discoteca, il compenso varia tra i 100 e i 20 euro, mediamente”. Più care le ragazze che lavorano in sauna, “perché spesso sono studentesse che arrotondano. Bellissime, colte ed educate, chiedono in genere tra i 150 e i 200 euro”, conclude Francesco.

    fonte:affaritaliani        inserito da Michele De Lucia

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