Spiagge libere negate ai cittadini

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 Quest’anno neppure le docce e lo spogliatoio

Vico Equense – Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare … recitava così una canzone degli anni sessanta, ma non ci sentiamo di sposare la tesi del motivo guardando lo stato in cui versano le spiagge. Ogni anno, ad inizio estate assistiamo alle solite dichiarazioni di intenti, programmi, progetti ma, al dunque, dopo le parole, tutto rimane lo stesso per chi usufruisce delle aree pubbliche. Da questa mattina i cittadini non possono più utilizzare una parte della spiaggia libera “Calcare”, perché affidata ai gestori dei due chioschi. Alle 8.30 c’erano centinaia di lettini, e di sdraio che ostruivano persino il passaggio. Ancora una volta l’Amministrazione non tutela gli interessi dei cittadini. ll disagio, ovviamente, colpisce persone di tutte le età costrette spesso in posti scomodi, parti pietrose e scogli, mentre il pezzo migliore della spiaggia cosiddetta “libera” è riservata a ombrelloni e lettini già disposti sull’arenile in attesa di fruitori paganti, preferibilmente non residenti (perché pagano di più). E così, tratti di spiagge libere sono passate di fatto in mano ai privati, che quest’anno non offrono neppure spogliatoio e doccia. Andare in uno stabilimento deve essere una scelta, non un obbligo imposto dalla mancanza di spiagge libere. (vicoequenseonline)
 
inserito da A. Cinque

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