DOPO ATRANI, FURORE. LE GIUNTE IN COSTIERA AMALFITANA? TUTTO IN FAMIGLIA

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    Dopo il caso di Atrani dove il sindaco Carrano aveva fatto assessore il nipote, a Furore si è creato il caso di Maria Capriglione, nipote della moglie del sindaco. Che la politica in Costiera amalfitana fosse bloccata da veri e propri gruppi di potere (se non fai parte della lobby o non ne sei appoggiato non riesci a far politica) era risaputo e consolidato, come nel resto d’Italia, fra l’altro, ma nella Amalfi Coast si scopre che la politica è “affare di famiglia” copo il clamoroso caso Atrani messo in luce da Positanonews  dove le opposizioni (Liliana Smeraldo capogruppo e Luciano De Rosa Laderchi) hanno sollevato il caso con una istanza al prefetto, supportati anche dallo scontento di Lucio Pellegrino, il terzo più votato, della nomina di Ivan Adolfo Amodeo, nipote del sindaco Carrano, anche a Furore succede qualcosa di analogo, Maria Capriglione, delegata al bilancio al demanio e al patrimonio, e nipote della moglie del sindaco, si ritrova assessore in condizione di essere contestata come ad Atrani, il sindaco Raffaele Ferraioli ha fatto una interrogazione al Ministero e la Capriglione si è autosospesa. Con Ferraioli, fanno parte della giunta, che verrà presentata oggi (25 giugno) in consiglio comunale, Giovanni Milo, vice sindaco con deleghe ai lavori pubblici e all’edilizia privata, Mariantonia Cavaliere che si occuperà di igiene urbana e servizi, e Antonio Cuccurullo, al quale è stato conferito l’incarico di assessore alla pubblica istruzione, ai beni culturali e all’arredo urbano.

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