POSITANO A NOCELLE E´ LA NOTTE DEL NUCILLO DE ´E CURTI

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Vincenzo D’Alessandro, figlio di Angela Ceriello storica famiglia fondatrice del ristorante e’ Curti di Sant’Anastasia, e la sorella Sofia partono da Positano in costa d’ Amalfi  la loro ennesima avventura il “cru” di Nucillo. Questa sera a Nocelle sarà una festa in grande stile per il nucillo più famoso del mondo. La tradizione prevede che la raccolta avvenga il 24 giugno, la notte di San Giovanni, e questa notte avverrà nella magica atmosfera della perla della Costiera amalfitana. Diamo alcuni cenni storici sul Nocino Il noce, dai cui malli si ottiene il nocino dopo una macerazione alcolica di circa 60 giorni, ha sempre vantato una sacralità pagana, che gli veniva già riconosciuta da Greci e Romani, spesso legata ai riti esoterici delle streghe che si raccoglievano sotto i suoi rami per demoniaci sabba. Ancora oggi la tradizione vuole che le noci verdi per questo liquore si raccolgano soltanto durante la notte del 24 giugno, giorno in cui un tempo si festeggiava il solstizio d’estate e che oggi ricorda religiosamente la figura di San Giovanni Battista. La “guazza” di quella notte è considerata dalla tradizione una panacea per tutti i mali; le doti stomatiche del nocino erano già conosciute addirittura nel ‘500 poiché trovano testimonianza nel “Tesoro della Sanità” del famoso medico Casto Durante de Gualdo. Il retaggio è certamente padano, ma il liquore è entrato a far parte della tradizione gastronomica di quelle zone vocate alla produzione di noci; infatti anche a Napoli le vecchie famiglie legate alla tradizione offrono a fine pranzo questo liquore ricavato dalle noci, che viene chiamato nucillo per le evidenti inflessioni dialettali. “NUCILLO ‘ E CURTI” Il “nucillo ‘e curti” è realizzato con tecniche squisitamente artigianali e secondo i dettami della nostra migliore tradizione enogastronomica. I malli delle noci ,della qualità “noci di Sorrento”, vengono colti a mano dalle piante ubicate alle falde del Monte Somma, nel cuore del neonato Parco Nazionale del Vesuvio. Gli stessi malli,nel giorno della raccolta, il 24 giugno, vengono tagliati a mano in quattro parti e messi a macerare con alcool puro e aromi naturali in damigiane di vetro verde; queste ultime sono costantemente esposte al solleone, affinchè l’energia solare possa svolgere l’importante azione catalizzatrice che, dopo circa 60 giorni, consente di ottenere l’infuso. Per non alterare le caratteristiche organolettiche dell’infuso, questi viene prima travasato in apposite vasche e poi miscelato, sempre a mano, ad uno sciroppo di zucchero ed acqua. L’operazione della miscelatura con la quale si ottiene il nucillo vero e proprio segue però quella del filtraggio dell’infuso, praticato con panni di tela d’Olanda, il tessuto adoperato dalle nobildonne napoletane per le lenzuola dei loro corredi. Si ottiene così, verso la metà del mese di Settembre, il nucillo ” ‘e curti”, un liquore dall’altissimo potere digestivo, che gli deriva non solo dall’elevata gradazione alcoolica, circa 50°, ma anche dal chiodo di garofano, contenuto tra gli aromi dell’infuso, le cui doti di anestetico, conosciute fin dall’antichità, apatizzano il travaglio dello stomaco durante la digestione. Il nucillo ” ‘ e curti” può essere acquistato in una elegante confezione, che sintetizza le più raffinate tradizioni artigianali Campane, presso le migliori Pasticcerie, Bar ed Enoteche della Regione Campania

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