In costiera amalfitana con Alfonso Bottone

Serata di premiazioni mercoledì sera a Maiori per la XIV edizione di “In costiera amalfitana”, con i riconoscimenti per l’alto impegno culturale a Daniela Rocca, Mariangela Fornaro, Nino Melito Petrosino, Lucia Lena Rosapepe, Olga Chieffi e Alfonso Ottomana

Di LUCA GAETA

Torna l’estate e tornano le serate all’insegna delle arti e della cultura, come quelle organizzate da Alfonso Bottone, che mercoledì sera, nei giardini di Palazzo Mezzacapo a Maiori, ha inaugurato la XIV edizione di “….in costiera amalfitana.it”, che ci accompagnerà in giro per le perle della divina sino al 2 ottobre, quando conosceremo i vincitori del premio “costadamalfilibri” sezioni “Romanzo/saggio”, “Giallo/Noir” e “Antologia”. La musica scelta dalla Radio Divina, che ha seguito la diretta, ha fatto da preludio alle parole di Alfonso Bottone: l’eleganza del quartetto di Riccardo Biseo con ospite il clarinetto del compianto Gianni Saint Just, col suo inimitabile suono creolo di uno strumento speciale un “vecchio” ministeriale, protagonista di “Torna a Surriento” e “The Wall” dei Pink Floyd, il tutto sotto la lapide che ricordava un ospite famoso dei marchesi, Enrico Caruso. “Il muro di Berlino fu abbattuto 31 anni fa e un muro è stato il simbolo di questa pandemia, che stasera cade e con questa festa della cultura si ritorna finalmente alla libertà”. Queste le parole di Alfonso Bottone che ha introdotto anche il sindaco della cittadina, Antonio Capone, prima di fare un’ampia carrellata sul lungo programma con i protagonisti delle ben ventitré serate, che si uniranno ai 22 appuntamenti per radio evocanti i salotti letterari, in cui verranno presentati i diversi volumi della kermesse libraria. Diversi gli ospiti che hanno anticipato la propria partecipazione, a cominciare dal critico d’arte Massimo Bignardi, Attilio Bonadies, Mino Remoli, Rita Sorrentino, Laura Bruno, le rappresentanti di Poesie Metropolitane. Quindi, ad omaggio e supporto del tema di questa edizione “Nessuno si senta sbagliato in questo mondo”, che è stato affidato al sentire dei bambini delle scuole primarie  per “Favolando in classe”, Brunella Caputo ha interpretato un monologo di Stefano Benni la Topastra, il racconto dell’umanità vista da un punto di vista d’eccezione, colmo di ironia, capace di mettere in luce l’ipocrisia del nostro mondo, la nostra incapacità di essere dalla parte dei topi, degli sconfitti, l’impossibilità di guardare alla vita con gli occhi di chi è meno fortunato e non può vivere alla luce del sole, in un’interpretazione davvero sapida e coinvolgente. Quindi la consegna dei premi, per l’Alto Impegno culturale, in cui i vincitori della scorsa edizione hanno proposto i nomi per la Kermesse 2020. Si è iniziato con Daniela Rocca, direttore di “Dodici” magazine, quindi Mariangela Fornaro, promotrice di cultura cinematografica, che ha forse unico in Campania un archivio di pellicole introvabili. Mattatore della serata sicuramente Nino Melito Petrosino, fondatore ella Casa museo “Joe Petrosino” a Padula, un dire teatrale il suo, che ha raccontato come il suo pro-zio avesse salvato proprio Enrico Caruso da un attentato all’uscita dal Met. Ancora Lucia Lena Rosapepe, erede delle famose terme Rosapepe di Contursi, la quale ha lasciato la sua cattedra di musicologia a New York, per ritornare tra le acque sulfuree e ricostruire l’albergo crollato col terremoto, ma allo stesso tempo continuare l’educazione dei bimbi attraverso libri di favole, come “Ino il gatto bambino”. “Ciascuno di noi ogni giorno dovrebbe farsi diffusore di cultura – scrive la giornalista Lucia D’Agostino “madrina” di Olga Chieffi per questo prestigioso premio – soprattutto chi esercita ruoli nell’ambito della divulgazione e dell’informazione. Cultura non è una parola elitaria, la cultura siamo noi, la nostra storia, le nostre radici, tutto quanto fa parte delle nostre tradizioni e che si esprime attraverso la musica, l’arte, la letteratura e qualunque linguaggio con cui l’uomo riesce ad esprimere la bellezza che c’è fuori e dentro di noi. Bisognerebbe parlarne più spesso, noi che viviamo in un Paese, su una costa che la esprime in modo sublime. Olga Chieffi quasi ogni giorno attraverso le sue “cronache musicali” ci ricorda che le note sono quanto di più bello l’uomo sia riuscito a creare, partendo dal suo mondo interiore e esprimendo quanto di meglio alberga in sé, a dispetto dei limiti della natura umana”. Olga Chieffi ha poi, ringraziato tutti, trovandosi in un paese musicale, quale è Maiori, dove appunto oggi parte il Maiori Music Festival di Salvatore Dell’Isola dagli quegli stessi giardini, e chi le ha dato gli strumenti per svolgere il suo ruolo di critico musicale, suo padre Berardino, i maestri, di tutte le sue attività, dalla scrittura allo sport, alla musica, e quanti credono nella sua visione non disdegnando di farsi a volte diversi nemici. Finale con la poesia del Presidente della Nazionale Italiana Poeti Alfonso Ottomana e con il dono del poeta Mario Senatore, due cartelle ispirate a Joe Petrosino, suo conterraneo ad Alfonso Bottone e al sindaco Capone. Oggi a Minori sono di scena le regine Carolina e Maria Antonietta viste da Paolo Sciortino e la danza con il premio MarediCosta.

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