Lavoratori Stagionali, l’impegno concreto dell’ANLS e di Giovanni Cafagna affinché nessuno rimanga indietro.

Dopo i pressing di questi giorni un colloquio (stamane) tra il presidente Cafagna ed il Sottosegretario al Lavoro Di Piazza (M5S).- Inserimento della qualifica di stagionale nell’Uniemens e nell’Unilav. Bonus Marzo/ Aprile per tutti gli stagionali che non fanno parte del turismo e cure termali con direttiva Inps. –  Richiesta al Governo affinché si emani una chiara direttiva dall’l’Inps con la quale si  autorizzi l’accoglimento di tutte le domande presentate per il bonus di marzo comprendendo:sia quelli assunti a tempo indeterminato, sia quelli assunti a tempo determinato, a chiamata d’inverno senza raggiungere le 30 giornate, senza guardare la dicitura di Stagionale. –  Sit-in alla sede centrale di Roma dell’Inps il 04/06/2020. –  Bene il lavoro del Governo,ma oltre all’Inps, fondamentale anche il ruolo dei consulenti del lavoro.

“Con la prossima Circolare Inps potranno accedere al bonus 600 euro per il mese di marzo aprile e maggio anche gli stagionali degli altri settori che non fanno parte del turismo e cure termali. La qualifica di stagionale deve essere inserita sia nell’ Uniemens che nell’Unilav. Chi ha avuto un contratto a tempo determinato nel periodo che va da aprile a ottobre e non ha la dicitura di Stagionale il consulente del lavoro senza alcuna sanzione può modificarlo.” E’ quanto stamane ha dichiarato Giovanni Cafagna, presidente dell’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali (ANLS)Quindi si può dire – continua Cafagna – che il Governo ha messo in campo tutte le normative legislative possibili per garantire a tutti i lavoratori stagionali un sussidio”.  I nodi da sciogliere secondo Cafagna rimangono tuttavia:  le domande respinte inspiegabilmente a quelli con Uniemens e Unilav stagionale e codice Ateco corretto; quelli assunti a tempo indeterminato dalle strutture alberghiere aperte tutto l’ anno; quelli a tempo determinato dove i consulenti del lavoro si rifiutano di modificare la dicitura sull’Unilav da stagionale no a stagionale si, nonostante una circolare ministeriale lo preveda senza incorrere in nessuna sanzione;  i lavoratori che questo inverno hanno lavorato meno di 30 giorni a chiamata. In tale contesto è evidente che il ruolo dei consulenti del lavoro risulta essere fondamentale. – Al momento, secondo il presidente dell’ ANLS potranno accedere al bonus anche coloro che hanno lavorato questo inverno con contratto a chiamata per almeno 30 giorni tra il 1 gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020; i lavoratori assunti tramite agenzie interinali e cooperative. Non possono invece modificare l’unilav in stagionale i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato e si teme che costoro purtroppo non riusciranno ad accedere a nessun bonus. Stessa sorte probabilmente sarà riservata anche per i lavoratori assunti a tempo determinato che non sono riusciti a modificare l’unilav e l’uniemens in stagionali. Mentre per chi ha la dicitura Uniemens e Unilav come stagionale e il codice Ateco di stagionale del turismo e cure termali ma gli è stata respinta la domanda, l’Inps di Roma sta riesaminando da sabato tutte le domande c’e quindi la speranza che vengano accolte, ma se non dovesse accadere, l’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali ha chiesto all’Inps una procedura ordinaria di riesame tramite le loro sedi provinciali . A tale proposito fa sapere  Giovanni Cafagna, giovedì 4 giugno, come successe nel 2015, andremo sotto la sede Inps di Roma per chiedere di avere un colloquio con Luca Sabatini direttore ammortizzatori sociali. Si spera in un buon esito anche sotto tale aspetto.  Intanto proprio stamane (25/05/2020) il presidente Cafagna avrà un colloquio telefonico con il Sottosegretario al lavoro, Stanislao Di Piazza (M5S), quale conseguenza anche del pressing di questi giorni da parte di migliaia di lavoratori che circa tali richieste e seguendo le direttive dell’Associazione hanno letteralmente bombardato di mail  il Ministero.  Un colloquio in cui Cafagna avanzerà la richiesta al Governo affinché si emani una chiara direttiva  diretta all’Inps con la quale si  autorizzi l’accoglimento di tutte le domande presentate per il bonus di marzo comprendendo sia quelli assunti a tempo indeterminato sia quelli assunti a tempo determinato, sia coloro che hanno lavorato anche a chiamata d’inverno ma senza raggiungere le 30 giornate lavorate e sia quelli assunti tramite cooperative o agenzie interinali senza guardare la dicitura di Stagionale sia nell uniemens che nel unilav ma soltanto l’ateco. La battaglia dei lavoratori stagionali grazie all’ ANLS del presidente Cafagna , di Andrea Ciampini e altri preziosi collaboratori, ma soprattutto alla disponibilità di un Governo (che sta dimostrando, anche in tale critico momento, di sapere ascoltare e mettere in pratica ciò che si è promesso), continuerà affinché nessun lavoratore di tale categoria possa rimanere indietro. “Il contributo della ANLS in questi mesi è stata checché sene dica fondamentale “ ha dichiarato inoltre Giovanni Cafagna – “senza la presenza di un sindacato che oramai conta 4mila iscritti ufficiali su tutto il territorio nazionale e quarantamila nella pagina Facebook , che dedica tutta la sua azione sindacale solo per gli stagionali, nessuno avrebbe mai capito come mai alcuni stagionali erano stati pagato e altri no, mentre noi lo denunciammo all’indomani dell’uscita del decreto del 17 marzo e subito ci mettemmo in azione per capire come intervenire, documentandoci su come funzionano le procedure di assunzione, cosa prevede la qualifica di stagionale scoprendo dove hanno sbagliato i consulenti del lavoro, denunciando l’ irregolarità da parte delle strutture alberghiere con apertura annuale di assumere personale a tempo indeterminato invece che applicare l’accordo di febbraio 2019 che ha allargato anche a loro la possibilità di assumere con contratto stagionale. Questo significa essere un sindacato affrontare e risolvere con tutte le proprie forza le problematiche dei lavoratori, certo se ci fosse da parte dei lavoratori una partecipazione piu attiva e una consapevolezza che bisogna sempre reagire invece che lamentarsi sarebbe molto più facile ottenere i risultati ma stiamo lavorando anche su questo.” – ed infine – In molti territori si sono creati gruppi autonomi di lavoratori stagionali che stanno contribuendo ad avere visibilità mediatica e che ci contattano per avere sostegno. – 25 maggio 2020  – salvatorecaccaviello

Fonte: ANLS

 

 

 

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