Costa d’Amalfi, strutture ricettive in attesa di direttive. Gagliano: “Ci sono solo i beni culturali?”

Arrivano le prime prenotazioni alle strutture ricettive della Costa d’Amalfi e nel Salernitano, ma gli imprenditori attendono ancora direttive dalle autorità competenti. A parlarne è stato l’imprenditore Salvatore Gagliano, che dalle colonne de Le Cronache, evidenzia proprio tali criticità. “Chi dovrebbe dare delle risposte, delle direttive, non le da – spiega l’ex sindaco di Praiano e consigliere regionale – Non danno risposte esaurienti, forse perché non hanno le idee chiare in merito. Gli ospiti non attendono sull’uscio degli alberghi, per cui va fatta una seria programmazione per pubblicizzare le aperture delle strutture. E naturalmente tutto questo tempo che si sta perdendo potrebbe far decisamente peggiorare la situazione”.

Gagliano si interroga quindi se in questa fase delicata per l’economia regionale e locale, le energie utili per seguire comparto turistico, siano nella totalità assorbite dai Beni Culturali (visto che il dicastero sul Turismo, con il Conte bis è stato unito al MiBACT sotto la guida del ministro Dario Franceschini). Ma un vero Ministro del Turismo, c’è o non c’è nel Governo Italiano? O ci sono solo i beni culturali? – scrive su Facebook il patron del Grand Hotel Tritone –
Ma il Governo pensa di lasciare in capo agli Operatori Turistici, le responsabilità per eventuali contagiati accertati nelle strutture alberghiere o altro tipo di attività, obbligando le stesse alla quarantena?

Ma c’è qualcuno che potrà stabilire se cancellare definitivamente i ricevimenti nuziali o eventuali altri eventi previsti per l’anno 2020, anche per dare una risposta agli interessati e far capire a fiorai, tassisti, NCC e fotografi cosa fare per il futuro? Quando si ipotizza di riaprire in modo chiaro, la nostra Regione all’Italia intera ed ai Paesi Europei per poterci mettere nelle condizioni di dare risposte concrete?

Questa mancanza di risposte, non pone di certo nelle condizioni migliori gli operatori a valutare l’eventuale ripartenza e blocca totalmente la ripresa danneggiando una marea di attività e penalizzando notevolmente l’occupazione. Ricordo che la nostra Regione fino ad oggi ha vissuto tanto e sempre di turismo, in special modo stagionale e ricordo altresì che oggi è Sabato 23 maggio e per riorganizzare la ripartenza ci vuole del tempo! I potenziali Ospiti si stanno organizzando e di certo non sono sull’uscio delle strutture alberghiere o dei Ristoranti ad attendere cosa sarà deciso. Chiaro?”.

Gagliano nell’offrire questa riflessione, si unisce al coro dei tanti operatori del turismo che reclamano un ministero ad hoc per questo settore strategico per l’economia nazionale, che rappresenta il 13% del nostro Pil. Tecnicamente la delega al turismo è stata fino a febbraio, era stata nelle mani del ministro Bellanova, visto che con il primo governo Conte, Gianmarco Centinaio spuntò il controllo delle poltiche turistiche al Mipaaf, provenendo dal mondo dei tour operator tricolore.

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