Vallo di Diano, due morti. Lutti nel giorno delle Palme

Una domenica delle Palme tragica per il Vallo di Diano: due decessi nel reparto Covid-19 di Polla, una morte sospetta in casa e un emigrante che ha perso la vita per Coronavirus in Spagna. Sale così a 15 il numero di morti per il contagio, in attesa dell’esito del tampone effettuato sulla salma di un ottantenne di Polla. All’alba di ieri mattina Alessandro Mollica, un ottantenne originario del Napoletano, ha perso la vita nel reparto Covid-19. L’uomo si era trasferito a Polla da qualche anno e si era ben inserito nella vita sociale del paese, è il primo deceduto per il contagio nel piccolo comune valdianese. Era stato ricoverato nel reparto di fisiopatologia (prima del trasferimento in quello Covid) e probabilmente lì ha contratto il virus. Infatti bisogna ricordare che altri tre pazienti dello stesso reparto hanno perso la vita e tre infermieri sono rimasti positivi. Se si è trattato di un focolaio occorre dire però che l’intervento del Dipartimento di prevenzione diretto dalla dottoressa Rosa D’Alvano ha poi impedito che si propagasse ancor di più. Qualche ora dopo ha perso la vita Colomba Adamo, 87 anni, di Sala Consilina.
LA RICOSTRUZIONE
La donna si era sentita male circa dieci giorni fa in casa ed era stata trasportata all’ospedale «Curto» di Polla da dove, purtroppo, non è più uscita. Il suo contagio – secondo quanto ricostruito – è sempre da collegare come «secondo step» al raduno dei neocatecumenali di fine febbraio e inizio marzo. Medesima ipotesi anche per il virus che è «entrato» nel reparto di Fisiopatologia di Polla, ovviamente serviranno eventuali ulteriori accertamenti. Nella domenica delle Palme più drammatica della storia del comprensorio c’è anche da registrare il decesso di un uomo a Polla per il quale il medico legale ha deciso di seguire l’iter da Coronavirus. Infatti, Mario Priore, ottantenne del paese, era in quarantena per aver avuto contatti con una persona, un parente, poi risultato positivo. Tuttavia non era stato ancora sottoposto a tampone ed era, purtroppo, già in gravi condizioni per altre patologie. Il tampone dopo il decesso potrebbe dare maggiori delucidazioni ma non certo rincuorerà i familiari e Polla stessa, in quanto Priore era una delle figure di spicco della cultura del paese, da sempre vicino alle nuove generazioni, fautore dell’esperienza degli Eternauti che ha fatto la storia a Polla, e anche in età avanzata era molto «social» per cercare di sostenere il mondo dei più giovani. I suoi familiari verranno sottoposti a tampone nella giornata di oggi. Altro lutto colpisce, poi, il Vallo di Diano e il Tanagro. E ancora una volta è la comunità di Caggiano a soffrirne. Gennaro Lupo, emigrante del paese, è deceduto nell’ospedale «Infanta Cristina» a Madrid a causa del Covid-19. Originario di Caggiano aveva vissuto prima in Venezuela e da qualche mese si era trasferito a Madrid in casa di una nipote. Sempre a Caggiano ieri sono risultate positive altre quattro persone, tutte dello stesso nucleo familiare e già in quarantena e sono così 16 i contagiati, quasi 130 in tutta la comunità valdianese.
LA BUONA NOTIZIA
Restando sempre a Caggiano, ma stavolta per una buona notizia, un altro paziente è stato estubato nella giornata di ieri (è il secondo), nel reparto Covid-19 di Polla. Lo ha annunciato il sindaco Modesto Lamattina: «Il nostro concittadino positivo al Covid-19, ricoverato da diversi giorni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Polla, finalmente è stato estubato e le sue condizioni sono in progressivo miglioramento». E restando nei pressi del nosocomio pollese, commovente cerimonia, ieri mattina, con i vigili del fuoco del Distaccamento di Sala Consilina che hanno reso omaggio al personale ospedaliero del «Curto» facendo suonare le sirene per un minuto. Alla presenza della protezione civile di Polla, con il caposquadra Angelo Caso, del sindaco di Polla, Rocco Giuliano e del direttore sanitario Luigi Mandia, i vigili del fuoco hanno voluto far sentire la propria vicinanza a medici e infermieri. E i camici bianchi si sono affacciati alla finestra per applaudire a loro volta. Occorre anche ricordare che i vigili del fuoco di Sala Consilina hanno perso il loro comandante, Luigi Morello, proprio a causa del Coronavirus. Un momento emozionante e commovente.
Pasquale Sorrentino Il Mattino

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