Salerno. Superata quota 400 contagi in provincia dal Vallo di Diano all’Agro Nocerino Sarnese ecco i paesi colpiti

Salerno. Superata quota 400 contagi in provincia dal Vallo di Diano all’Agro Nocerino Sarnese ecco i paesi colpiti Sfondata anche quota 400 contagi nel salernitano. E un altro morto: Raffaele Palestra, il carabiniere 52enne di Cava, frazione di Passiano, ricoverato a Napoli dal 17 marzo dopo essere risultato positivo al tampone scrive Sabino Russo su Il Mattino di Napoli Seppure l’andamento dell’infezione in provincia si mantenga, negli ultimi giorni, su numeri in linea con le previsioni, non si ferma la conta quotidiana di nuovi casi, che testimoniano da un lato una crescita contenuta, ma dall’altro, in ogni caso, comunque costante nei volumi complessivi. In totale sono stati 268 i tamponi analizzati, ieri, dai laboratori del Ruggi e del nosocomio di Eboli, da quale sono emersi 21 tamponi positivi. Passando al setaccio i casi registrati in queste settimane nelle singole zone del salernitano, è senza dubbio il Vallo di Diano e Sala Consilina, più degli altri centri, a pagare il prezzo maggiore in questa emergenza sanitaria. A Sala, infatti, i casi confermati già si aggirano intorno ai 70, ma diversi contagi si contano anche a Sassano (7), Polla (10), Caggiano (10), Auletta, Sant’Arsenio, Atena Lucana, Bellosguardo e altri paesi dell’area. Situazione diversa, invece, nell’Agro, dove non si registrano picchi concentrati in un solo centro o focolai accertati, come nel Vallo del Diano, con la stragrande maggioranza dei casi legati al raduno ecumenico e alla casa di riposo per anziani, ma diverse cittadine viciniore che presentano numeri che superano i 10 e i 20 contagi confermati. È il caso di Scafati, dove si è quasi a quota 30, Sant’Egidio del Monte Albino (16), Pagani, Nocera Inferiore, Angri. Discorso a parte per Salerno. Nel capoluogo i casi si attestano a 47, ma nonostante il numero possa lasciar presagire un fenomeno preoccupante, la situazione, per ora, non desta particolare allarme. Nonostante i dati che scandiscono la gravità dell’epidemia, dal reparto di ginecologia e ostetricia del Ruggi arriva un bel numero: 110. Sono le nuove vite che nel mese di marzo hanno portato sorrisi e speranza, appunto. Marzo ha rappresentato un momento critico per la pandemia, ma non è riuscita a battere la cicogna che merita la lode. Il dipartimento materno infantile continua, così, ad assicurare l’assistenza di sempre, modificando solo i percorsi. In via di ultimazione i video-tutorial realizzati dalle ostetriche e dai ginecologi per continuare a stare vicini alle mamme pur stando lontani. Una richiesta di camere d’albergo o locali della Curia salernitana da mettere a disposizione dei dipendenti dell’ospedale di via San Leonardo, nel frattempo, giunge dalla Uil Fpl di Salerno, che ha inoltrato la proposta al sindaco Vincenzo Napoli. «Siamo preoccupati per l’emergenza in atto e dunque, viste le informazioni raccolte dai lavoratori che stanno fronteggiando il picco di questi giorni, c’è la necessità di fronteggiare situazioni assistenziali con utenti a rischio – scrive il sindacato – Si mettano a disposizione camere d’albergo o locali della Curia salernitana, con la preghiera di intercedere presso l’arcivescovo di Salerno, per alleviare le preoccupazioni del personale coinvolto».

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