Meta. Il messaggio del sindaco Giuseppe Tito: “Il silenzio passerà e tutto avrà un nuovo rumore”

Riportiamo il messaggio del sindaco di Meta Giuseppe Tito. 

“In  merito ai nostri concittadini risultati positivi al Covid-19 posso rassicurarvi che tutti stanno bene e le loro condizioni di salute migliorano di giorno in giorno. Vi comunico che il servizio di pagamento sulle strisce blu del territorio comunale resta sospeso fino al 14 aprile e fino a tale data resteranno valide tutte le restrizioni che ho adottato finora, tra questi lavori edili, abbruciamento delle stoppe vegetali ed altre. Inoltre restano valide tutte le disposizioni fino al 14 aprile a firme del governatore De Luca. Faccio mie alcune considerazioni del governatore De Luca in cui considerava gravissimo il  messaggio proveniente dal Ministero degli Interni relativo alla possibilità di fare jogging e di passeggiare sotto casa. Si trasmette irresponsabilmente l’idea che l’epidemia ormai è alle nostre spalle. Si ignora tra l’altro che ci sono realtà nel paese dove sta arrivando solo ora l’ondata più forte di contagio. Si rischia, per una settimana di rilassamento anticipato, di provocare un’impennata del contagio. Il Presidente ribadisce che in Campania rimane in vigore l’ordinanza regionale derivata da motivi di tutela sanitaria la cui competenza è esclusivamente regionale quindi si ribadisce che è assolutamente vietato uscire a passeggio o a fare jogging. Come sempre vi lascio con una mia riflessione. Fino a poche settimane fa eravamo immersi in suoni e frastuoni che facevano parte del nostro quotidiano, delle nostre azioni, della nostra normalità, tanto che a fine giornata la quiete ed il silenzio diventavano una necessità per riprendere le forze ed affrontare il giorno successivo. Il caos delle strade ci assorbiva, ci invadeva trasformandosi quasi in rumore. Quello stesso rumore che oggi ha lasciato spazio ad un silenzio forzato, falsato, che ci dà l’idea che tutto intorno si sia fermato, che la vita stessa si è messa lì in silenzio ad aspettare. E il nostro paese ci appare irriconoscibile, quasi spettrale, immerso in un silenzio assordante. Preferiamo non ascoltarlo, non viverlo perché farlo rende tutto ancora più assurdo ed incomprensibile. E’ meglio ricordarlo come lo abbiamo lasciato e come speriamo di ritrovarlo. Ora più che mai vorremmo il frastuono, il vociare, persino i clacson ed il traffico. Forse perché per la prima volta siamo realmente immersi nel silenzio della città, delle strade, della gente, della nostra anima che ha bisogno di risposte e che invece trova il silenzio dentro e tutto intorno. Esso ci serve a riflettere, pensare a dargli quella voce che non sentiamo più da tanto. Sono fiero di voi e del vostro silenzio forzato. Il vostro amico sindaco”.

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