Maradona sempre primo nel sociale e per battaglie giuste. Fondo e aiuti per calciatori meno fortunati. Un calcio da cambiare anche in Italia
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Coronavirus, Argentina; Maradona sempre leader: “Aiutiamo i giocatori in difficoltà”
In Italia polemiche su possibili riprese degli allenamenti. Conflitti e contese degli ingaggi e riduzione delle mensilità per i mesi di fermo calcistico.
Non si parla di solidarietà per le fasce dei calciatori più deboli protagonisti nelle categorie inferiori.
Maradona mostra il suo lato migliore nonostante ha fatto parlare di sè in questi anni in campo e fuori dal campo. Amato per il talento ed anhe odiato per sue “follie” extra campo di gioco questa volta si fa paladino per aiutare i calciatori meno fortunati. In Italia si pensa al business e alle perdite degli incassi e si chiede aiuto al governo in questa fase della crisi corona virus. Un calcio da riformare partendo da organizzazione diversa dei campionati minori che senza garanzie future rischiano il fallimento. Nel campionato maggiore si assiste a un teatro della farsa con associazione dei calciatori agguerrita a difendere la salute dei propri assistiti e tutelare interessi economici e contrattuali. Le società seguono linee e strategie diverse difendendo i propri investimenti ed interessi. Perdite d’incssi e blocco il problema delle società.
Dal titolo e articolo di “Repubbblica” riportiamo l’iniziativa di Diego Maradona che potrebbe essere da esempio ai calciatori italiani più ricchi che potrebbero creare un fondo di solidarietà in favore dei colleghi meno fortunati e più a rishio di perdite e guadagni futuri a ausa del blocco sportivo deiso dal governo per contrastare il diffondersi del “Covid-19.
Il tecnico del Gimnasia informa il club di essere disponibile a ridursi l’ingaggio e si propone come intermediario con i club per trovare una soluzione condivisa: “Senza i calciatori sarebbe una giostra vuota che nessuno guarda. Chi ha guadagnato un sacco di soldi in carriera dovrebbe costituire un fondo comune per aiutare i ragazzi delle serie inferiori”
Maradona: “Aiutiamo i colleghi in difficoltà”
L’ex Pibe de Oro comunque non si è limitato a questo. Maradona ha incontrato i vertici dell’Assocalciatori argentina (Faa) e si è proposto come intermediario con i club per trovare una soluzione condivisa alla crisi: se è vero che l’emergenza coronavirus sta mettendo in ginocchio molte società, dall’altro sono a rischio anche i giocatori, specie delle serie inferiori. “Sono i calciatori che muovono il nostro mondo, senza di loro sarebbe una giostra vuota che nessuno guarderebbe – ha sottolineato l’ex numero 10 del Napoli a ‘Infobae’ – Molti ragazzi si sono fatti male, sono stati sfortunati ma non hanno smesso di metterci la faccia per i loro club ed è il momento di sostenerli, di garantire i loro stipendi. Non tutte le situazioni sono uguali e dovremo prendere esempio dalla Germania. I giocatori che hanno avuto la fortuna di guadagnare un sacco di soldi durante la loro carriera, oggi dovrebbero costituire un fondo comune per aiutare i ragazzi delle serie inferiori. E lo stesso noi allenatori”.
“C’è chi fa il furbo per evitare di pagare”
Le parole dell’ex campione fanno riferimento all’iniziativa di Bayer Leverkusen, Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Lipsia che hanno stanziato 20 milioni di euro per aiutare le altre 32 squadre della Lega. A detta di Maradona, invece, c’è chi cerca di approfittare della situazione per fare il furbo “ed evitare di pagare. Sembra che abbiano sempre avuto una pandemia nei loro club. Ma non è ora di cercare scuse perché i giocatori devono guadagnare per mangiare. Ci sono giocatori che potrebbero non prendere soldi per un po’ e altri che invece non possono permettersi di perdere nemmeno una mensilità. E i club devono pagarli”.