Virus e inquinamento: la piaga italiana

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Veniamo di continuo aggiornati sui numeri di questa pandemia. Numeri a cui non siamo abituati e che ci preoccupano non poco pur sapendo che si muore tutti i giorni e per svariati motivi. La differenza sostanziale sta nel fatto che nel quotidiano ci si focalizza su altro senza essere costantemente bombardati da numeri che seppur rappresentano morti fanno parte della natura di un sistema.

Grazie alle tecnologie e ai social possiamo accedere ad aggiornamenti in tempo reale su decessi (al mondo, circa 1 al secondo), nascite ed altro ancora. Ritengo che questa consapevolezza non insita in tutti dovrebbe far molto riflettere poiché basterebbe leggere dati e statistiche senza farsi sopraffare dalle emozioni per avere scenari piuttosto chiari.

All’anno su scala mondiale abbiamo circa 437mila morti attribuibili all’uomo ; 750mila a causa delle zanzare (impensabile). Fumo (seconda causa di morte al mondo) ed alcool mietono rispettivamente 7,1 milioni e 2,84 milioni di vittime. Oltre 400 persone al giorno muoiono per tumori in Italia e abbiamo dagli 8 ai 12mila decessi annui per influenza stagionale e circa 50mila morti a causa di malattie del sistema respiratorio. La prima causa di morte in Italia con più di 230mila decessi all’anno è legata a malattie del sistema circolatorio (ischemie, infarti…).

Molti si chiedono perché l’Italia sia così ampiamente colpita da questa pandemia, perché abbiamo un più evidente numero di decessi rispetto ad altre nazioni? I motivi sono diversi ed è innanzitutto chiaro che c’è una sottostima di contagi che non fa emergere la realtà dei fatti. Non facendo tamponi ai non sintomatici, che, da quanto appreso dovrebbero costituire addirittura la maggioranza dei contagiati, risulta difficoltoso ottenere dati reali da comunicare sia ai cittadini sia alle altre nazioni che ovviamente preoccupate vista la nostra situazione, si apprestano ad attuare (chi più chi meno) il lockdown . Inoltre, contenere il contagio senza andare a cercare gli asintomatici è alquanto poco rassicurante e produttivo in termini di efficienza strategica. Il nostro sistema sanitario è al collasso per scarsità di strutture, posti letto, materiali…

Altro dato importante da non sottovalutare è lo stato di salute generale della nostra nazione. Molti non sono a conoscenza del fatto che il Bel Paese abbia, a prescindere da questo virus, un tasso di mortalità alto se confrontato con le altre nazioni europee. Ad esempio più volte ci siamo classificati primi per numero di decessi in Europa dovuti allo smog (diossido di azoto, ozono e perticolato fine). Italia prima anche nella classifica delle città. Dati drammatici, l’aria inquinata (per non parlare dei danni e dei morti dovuto al fumo di sigarette) uccide ogni anno solo in Italia circa 80mila persone e la Lombardia è la più colpita. Per motivi che ben conosciamo e per la morfologia del territorio, la Pianura Padana in questa terribile classifica fa da padrona avendo un alto numeri di decessi correlati all’inquinamento.

Il covid19 sappiamo che colpisce a livello polmonare ed è ovvio che l’apparato respiratorio della nostra popolazione con maggiore incidenza nelle aree sopra indicate è più “sensibile” . Quindi da questo punto di vista possiamo sostenere che abbiamo già un quadro clinico in parte compromesso anche nelle persone che non presentano gravi patologie ma che probabilmente risultano più vulnerabili. Gli esperti stanno evidenziando anche la possibilità che questo virus possa forse resistere più tempo ed essere più infettivo li dove esiste una concentrazione maggiore di smog. Tutto ciò di certo risulta plausibile… A voi i commenti.

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