Video di Leonardo del 2015 su un virus da pipistrelli , non è un fake e neanche una prova sul Covid-19 smentita dagli scienziati. Ma analogie impressionanti
video di Leonardo del 2015 su un virus da pipistrelli , non è un fake e neanche una prova sul Covid-19 smentita dagli scienziati. Ma analogie impressionanti . Su questo video è partita una interrogazione della Lega di Salvini, ma ci sono anche tanti dubbi. E’ uscito su Bufale.net, sulla Rai parlan di una fake news. Ma a proposito di cosa? Il servizio non è un fake ne una bufala. E pure chi parla di fake e bufale dice che il servizio c’è stato . Ma perchè tutta questa corsa a dire che è una bufala e cosa? Se qualcuno dice questa è la prova che il Covid-19 è stato fatto in laboratorio, allora siamo d’accordo. Nessuno può dirlo, il servizio è del 2015, quindi non possiamo sapere, e forse non sapremo mai, il collegamento che, sia chiaro, è stato negato da tutti gli scienziati su tutti i canali nazionali.
Cosa dice un sito scientifico come Open online a proposito di Leonardo? Riportiamolo
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Il servizio parla della creazione di un supervirus polmonare da pipistrelli e topi per motivi di studi in Cina. Il processo di creazione è spiegato all’inizio del servizio dal conduttore Daniele Cerrato e per chi ha seguito bene la vicenda del nuovo coronavirus Sars-cov-2 comprenderà che non è affatto collegabile.Si parla del nuovo coronavirus?
Come dicevo, Daniele Cerrato spiega fin dall’inizio come è stato creato facendoci subito comprendere che non si parla del Sars-cov-2:Un gruppo di ricercatori cinesi innesta una proteina presa dai pipistrelli sul virus della Sars, la polmonite acuta, ricavato da topi.
Perché basta questa spiegazione? Perché del nuovo coronavirus Sars-cov-2 si conosce come prima fonte il pipistrello, mentre nulla riporta a quello dei topi. Come avevamo spiegato nel nostro articolo del 4 marzo 2020, nessuno degli esperti che hanno studiato il genoma del Sars-cov-2 lo ha identificato con il virus del 2015 di cui parla TGR Leonardo.
La proteina spike SHC014
Nel servizio si parla della glicoproteina spike SHC014, la stessa di cui parlavamo nell’articolo del 4 marzo 2020 a Open. appartenente a un coronavirus dei pipistrelli «Rhinolophus», il virus chimerico citato da TGR Leonardo è stato realizzato facendo esprimere a un coronavirus adattato nei ratti la spike del virus dei pipistrelli.Sars-cov-2 creato in laboratorio?
Come avevamo spiegato più volte, anche nella guida utile che racchiude tutte le verifiche fatte a Open, il genoma del Sars-cov-2 è noto al pubblico e nessuno fino ad oggi ha trovato traccia di ingegnerizzazione. Ci sono stati degli studi che hanno provato a sostenere la teoria, ma sono stati fino ad oggi ritirati e nessuno ha passato la peer review.L’approfondimento: «Coronavirus. Come sono nate le teorie di complotto sulla creazione in laboratorio e perché sono infondate»
A tal proposito avevamo anche più volte chiesto il parere di scienziati, come ad esempio Guido Silvestri e Pier Luigi Lopalco, i quali hanno negato la teoria del nuovo coronavirus creato in laboratorio. Dello stesso parare Massimo Galli, esperto di malattie infettive e primario dell’ospedale Sacco di Milano.Conclusioni
Tranquilli, non si può dire che il servizio di TGR Leonardo sia inciampato in una fake siccome si tratta dello studio di cui si era a conoscenza, soprattutto nella comunità scientifica, nel 2015 quando era stato mandato in onda il servizio stesso. Infine, il virus di cui si parla nel servizio non ha nulla a che fare con il nuovo coronavirus e non è una prova che l’attuale Covid-19 sia nato in laboratorio.”
Quale è la nostra conclusione? Nessuna, non cediamo a tesi complottistiche, ma neanche si può negare che il video parli di una situazione impressionante per similitudine a quella che stiamo vivendo. Un servizio fatto da giornalisti seri, in un programma serio. Ma di certo non può bastare a fare collegamenti quattro anni dopo , la verità assoluta su tutto, secondo noi, la sapremo fra molti anni, per ora andiamo avanti, facciamo attenzione e non usciamo di casa per quanto è possibile, sperando che il nostro sistema sanitario regga.