Sorrento. Si facciano le processioni e la Via Crucis almeno simbolicamente . La lettere dei giovani al sindaco

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Sorrento. Si facciano le processioni e la Via Crucis almeno simbolicamente . La lettere dei giovani al sindaco
Al Sindaco, al Priore e alle autorità di forza pubblica,
questa lettera aperta si rivolge a tutte le istituzioni, politiche ed ecclesiastiche, che rappresentano la città di Sorrento. Chi la riporta è un giovane sorrentino come gli altri, orgoglioso della propria terra e soprattutto fiero delle tradizioni che può vantare. In particolare, le solenni cerimonie in cui la popolazione si riconosce, sia nell’attesa sia nel sacro momento di unione a esse collegato. A voi si appella un ragazzo che non crede in alcuna fede, ma riconosce e difende l’importanza culturale, sociale e collettiva delle manifestazioni cristiane. Tale significato accomuna generazioni di cittadini e fedeli, adesso colpiti da un’emergenza sanitaria senza eguali e indubbiamente prioritaria. Lo sforzo estremo al quale sono sottoposti medici, infermieri, personale sanitario e le numerose famiglie in difficoltà, è difficile da colmare, può essere però alleviato da un momento di ricongiungimento quale le Processioni. Malgrado le ragionevoli restrizioni disposte in materia di assembramento, in rappresentanza dei giovani sorrentini è doveroso esortare le Autorità a una soluzione di compromesso, volta ad assicurare la funzione religiosa nel pieno rispetto delle norme sanitarie. Il singolo trasporto della Vergine, o la riproduzione audio dei canti, può essere una misura corretta e giustificata nell’interesse collettivo di assistere al nostro costume ultracentenario, seppure condizionato dalla crisi Covid-19. Le Processioni vengono trasmesse di padre in figlio, così come le vesti e i ruoli all’interno delle stesse, nella medesima maniera con la quale bambini, adulti e anziani attendono il loro passaggio con ansia e gioia, nella speranza di una preghiera per chi ha fede, o di un evento storico immutabile per i non credenti.
Con la piena fiducia nella Vostra presa in considerazione, vi ringrazio per il celere operato svolto in tale drammatica posizione, e confido nella comprensione delle necessità emotive dei cittadini, forse le più recondite da carpire.
Con stima e affetto,
Alberto Maresca. Un cittadino

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