Lettere da Piano di Sorrento – Il coronavirus? Raccontiamolo

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“IL CORONAVIRUS? RACCONTIAMOLO”

È stato detto che la narrazione terapeutica di una malattia aiuta a combatterla. Ed allora, parliamone, raccontiamola! Si è sempre saputo che epidemie virali potessero colpirci, da un momento all’altro, in considerazione dei mutamenti climatici, e come conseguenza del nostro dissennato agire nei confronti della Natura. Gli addetti ai lavori ci hanno avvertito del pericolo, ma non li abbiamo presi sul serio; c’è anche chi, avendo il potere politico e/o economico, ha irriso questi avvertimenti e chi, cosa ancora più grave (mi riferisco alle multinazionali pilotate da politicanti e gente senza scrupoli) ha pagato, profumatamente, scienziati e tecnici di valore, perché contestassero la veridicità dei pericoli che correvamo e che corriamo, suggerendo e ventilando l’inesistenza degli stessi. Hanno sostenuto, questi signori della scienza che il “buco dell’ozono”, il “surriscaldamento del pianeta”, lo “scioglimento dei ghiacciai” fossero tutte “balle” raccontate da chi voleva mettersi in mostra , da chi voleva acquistare notorietà; e così facendo le multinazionali hanno sfruttato questi “pareri prezzolati” per continuare a creare piattaforme petrolifere, a scavare e penetrare nelle viscere della Terra e del mare, per quell’ “oro nero”, fonte di ogni guadagno, fatuo luccichio di benessere economico. E non soltanto per il miraggio petrolifero l’uomo ha agito ed agisce contro la Natura, il suo è il perenne tentativo di manipolare, modificare l’ecosistema, con l’arroganza di chi si ritiene al centro dell’Universo. La Natura, però, si difende, lentamente riafferma la sua supremazia, e si riprende il suo. Una prova, un riscontro di tutto questo? È l’attuale miglioramento della qualità dell’aria , la diminuzione dello smog, provocato dal traffico veicolare ed aereo (al momento ridotto e/o sospeso), minore inquinamento acustico e delle acque. A Venezia, l’abbiamo visto in TV, i canali sono tornati limpidi e vi sono altri segnali positivi.
Certo stiamo vivendo una tragedia, tanti morti, tanti disagi e difficoltà, tanti danni per il lavoro, per l’economia tutta, ma le migliorie ambientali ci fanno capire, e sarebbe ora, il disastro ecologico verso cui ci stiamo incamminando!!!
Un microorganismo, privo di cellula propria, come pare sia questo “coronavirus”, appartenente a quella categoria di “virus” che gli studiosi dubitano siano “forme viventi”, sta mettendo in ginocchio il mondo degli umani.
Dobbiamo cambiare lo stile di vita, anche se, in prospettiva, il compito si rivela arduo, molto arduo.
Meditate gente, meditate.

avv. Augusto Maresca

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