Fiori e piante si possono vendere

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    Era stato forte e chiaro il grido di allarme e dolore lanciato, nei giorni scorsi, dal settore florovivaistico, uno dei settori del Made in Italy più amato all’estero messo in seria difficoltà dall’emergenza Coronavirus. Cerimonie annullate, serrande dei negozi chiusi, produttori in ginocchio, esportazioni bloccate alle dogane, problemi nel trasporto avevano avuto conseguenze disastrose per il comparto. E che dire dei fiori e delle piante (quasi un miliardo) che sono appassiti o sarebbero stati distrutti se la ‘generosità’ di alcuni florovivaisti non lo avesse evitato.

    La richiesta di aiuto non è rimasta inascoltata, una Faq, le domande frequenti sulle misure adottate dal Governo, sul sito della Presidenza del Consiglio ha chiarito che il florovivaismo è incluso tra i prodotti per i quali è permessa la vendita. In poche parole, il decreto del 22 marzo ammettendo l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di ‘prodotti agricoli’, consente la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, ‘fertilizzanti’.

    Una bella notizia, come si legge anche sulla pagina Facebook della Ministra delle politiche agricole e forestali Teresa Bellanova. «Ci siamo subito messi al lavoro insieme alle associazioni e al Ministero dello Sviluppo economico per salvaguardare un settore determinante per il nostro Paese, fondamentale per la nostra agricoltura, che nella sola filiera produttiva conta oltre 100mila addetti. Si è temuto di dover mandare al macero tonnellate e tonnellate di merce nel periodo dell’anno per loro più importante. Non sarà così».

    «Semi, piante, fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, potranno essere prodotti, trasportati, commercializzati. E potranno essere venduti non solo nella grande distribuzione, ma in tutti i negozi dedicati alla loro vendita. Con la speranza che con l’arrivo della primavera piante e fiori possano colorare i nostri balconi, regalandoci un sorriso» ha concluso la sindacalista riportando l’appello lanciato, in questi giorni, da Coldiretti.

    «Il giardinaggio, l’orticoltura e la cura di piante e fiori su balconi e terrazze, sono uno dei più potenti anti-stress conosciuti, tanto che esistono attività riabilitative che si basano proprio sugli effetti del verde nel dare maggiore serenità alle persone. E non poter vivere il verde nel momento in cui si apre la stagione ed esplode la natura – aveva dichiarato Coldiretti – è una sofferenza per tanti».

    Precisazione
    Per le attività con codice Ateco 01 è ammessa l’apertura dei punti vendita. I fioristi al dettaglio con codice Ateco 47.76.10 dovranno continuare a restare chiusi.

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