Emergenza coronavirus. Dal M5S, per le scuole chiuse, si propone un genitore lavoratore a casa con stipendio pieno.  

Roma – “Il Governo sta lavorando senza sosta per rispondere a due emergenze parallele: la prima è quella sanitaria, che stiamo affrontando con la massima fermezza per contenere il contagio e tutelare la salute pubblica, e la seconda è quella economica “– lo ha dichiarato il Vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli (M5S).

Per quanto riguarda  l’emergenza economica il Vice Ministro del Movimento 5  Stelle rassicura che  sono già state approvate misure importanti come la sospensione di imposte, tributi, rate del muto e contributi sociali per contribuenti ed imprese che si trovano nella zona rossa.  “Tra le ulteriori misure che il Governo intende inserire misure a tutti i costi ce ne è una che  si ritiene essere di semplice buon senso e che aiuterà milioni di famiglie ad affrontare il disagio delle scuole chiuse fino al 15 marzo. Una norma” – continua la Castelli –   ” già in corso di  definizione che consentirebbe ad uno dei due genitori di assentarsi dal lavoro, senza perdere un euro di stipendio, per assistere i figli minorenni a casa da scuola.In un momento del genere” – continua la Viceministro Castelli –  se entrambi i genitori fossero costretti a lavorare, potrebbe rendersi necessaria pagare una baby-sitter per accudire i figli. Una spesa insostenibile per molte famiglie italiane. Ecco allora che la norma che abbiamo in mente va a risolvere questo problema, senza scaricare i giorni non lavorati sul datore di lavoro. Ci penserà lo Stato a pagare il genitore che rimane a casa.

È il minimo che possiamo fare per rendere meno pesante una misura di forte impatto sociale come la chiusura delle scuole”. – 06 marzo 2020

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