Costa d’ Amalfi. La proposta di Michele Ruocco “Coltiviamo gli orti per riscoprire il valore della terra e il lavoro del contadino, ma anche per mangiare”. I sindaci si attivino

Costa d’ Amalfi. La proposta di Michele Ruocco “Coltiviamo gli orti per riscoprire il valore della terra e il lavoro del contadino” . In questo tempo di restrizioni per il Coronavirus Covid-19 un’idea “contagiosa” potrebbe essere quella di attrezzarsi per coltivare la propria terra, i famosi terrazzamenti abbandonati, con le dovute misure , possono essere utilizzati anche per fronteggiare la scarsezza di risorse in Costiera amalfitana, da Positano a Ravello e Minori e Maiori dove proprio Ruocco ha ideato il Sentiero dei Limoni..

… mi permetto sottoporre alla Vostra attenzione un problema ed una proposta. Nel mese di Marzo inizia per il mondo agricolo la stagione della semina e della piantumazione ortaggi e altre piante. Una storia antica recita di alcuni contadini a cui fu impedita la semina e la coltivazione del proprio campo o giardino con la conseguenza della carestia e dell’abbandono del terreno agricolo. Mi permetto proporre, nel rispetto di tutti i vincoli e le norme di auto distanziamento la possibilità di poter coltivare i nostri giardini realizzando orti nostrani. Perché ciò avvenga occorre che ai contadini sia data la possibilita di potersi rifornire in modo corretto delle piantine ed ai contadini di accedere ISOLATAMENTE ai loro giardino e coltivarli ISOLATAMENTE. Un popolo che non coltiva la terra é destinato alla fame e la ricchezza viene anche dalla terra. Sarebbe anche un modo in questo momento di riscoprire il valore della terra ed il lavoro del contadino…anche perché coltivare i nostri terreni ne eviterebbe l’abbandono e mangiare prodotti del nostro territorio é cosa buona e giusta. Tali produzioni eviterebbero spostamenti eccessivi di mezzi e uomini, sarebbe anche un modo per scoprire e rivalutare il nostro territorio ed i prodotti che per anni hanno consentito alle nostre popolazioni di poter vivere.. Grazie per l’attenzione.

Il mondo agricolo sulla Divina rischia di essere paralizato, chi non può andare da un comune ad un altro, per evitare multe pazzesche. La Costiera amalfitana in passato viveva con le sue risorse , non distruggiamo l’agricoltura. Il mondo come lo abbiamo conosciuto non sarà più come prima e dobbiamo rendercene conto. I sindaci si attivino presso le autorità competenti e si organizzino, questa è un’emergenza senza precedenti nella storia recente e non possiamo distruggere anche l’agricoltura che potrebbe far sopravvivere anche alcune famiglie.

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