Arriva la cometa Atlas Y4 forse riusciremo a vederla anche a occhio nudo

Ma tu guarda un pò, che coincidenza! Sta arrivando pure la cometa! Non siamo superstiziosi, non ci crediamo, L’ASTROLOGIA la lasciamo ai creduloni dell’oroscopo, ma il convergere degli ultimi accadimenti ci spinge a riaprire qualche libro, a curiosare. Gli antichi assegnano alla cometa la sacralità della nascita di Gesú, pertanto, segno divino per gli uomini. Gallileo e tanti secoli di studi ci hanno insegnato la scentificità dell’evento.

Dal volume: L’ASTROLOGIA IN ITALIA AL TEMPO DI Gallileo, leggiamo:

Riguardo agli effetti della cometa, oggetto del secondo quesito, il nostro autore (P. Averara) si affida all’opinione di Tolomeo, che cita puntualmente («Quadripartito», libro 2, cap. 9), secondo il quale la cometa «deve Partorire effetti alla natura sua ordinaria simili e convenienti: che sono, guerra, calore, infiammatione, travagli e altri mali.

Gallileo e tanti secoli di studi ci hanno insegnato la scentificità dell’evento. Il non é vero, ma ci credo, non ha senso. Anzi, tiriamo fuori telescopio, binocolo e altri strumenti ottici e godiamoci questo passaggio luminoso.

Atlas Y4 è una delle più recenti scoperte in fatto di comete, identificata per la prima volta il 28 dicembre del 2019 dall’indagine ATLAS (da qui il nome) ha un periodo di rivoluzione attorno al nostro sole di ben 5475 anni, quindi questa sarà l’unica occasione in cui potremo vederla. L’ipotesi è che sia stata originata dal un frammento della grande cometa del 1844 e la sua luminosità è andata via via crescendo a mano a mano che si intrufolava tra i pianeti del sistema solare. Ora è un piccolo puntino con un bagliore verde ancora impossibile da osservare a occhio nudo.

Al momento Atlas Y4 si trova tra il Grande e il Piccolo Carro e piano piano si sta spostando verso Perseo. Per vederla, adesso, bisogna armarsi di un piccolo telescopio o un buon binocolo. Tuttavia quando Atlas Y4 arriverà molto vicina al sole, ad una distanza minore di quella del pianeta Mercurio, 39 milioni di chilometri, gli astronomi pensano che potrà essere vista anche a occhio nudo perché la sua magnitudine aumenterà notevolmente a causa dell’interazione con la radiazione solare. Raggiungerà il perielio il 31 maggio, e in quel momento sarà più brillante che mai, anche se non sarà probabilmente più visibile perché troppo bassa e vicina al Sole. Ma lo spettacolo andrà in scena per tutto aprile e buona parte di maggio, quando, si spera, sarà già ben chiara sul palcoscenico del firmamento.

Commenti

Translate »