Piano di Sorrento. L’ultimo saluto a Mariarosaria Chiacchio, il commosso ricordo dell’ex sindaco Luigi Iaccarino

Piano di Sorrento. Questa mattina nella Chiesa Parrocchiale “S. Maria di Galatea” di Mortora in tanti hanno dato l’ultimo saluto a Mariarosaria Chiacchio. E vogliamo riportare il ricordo commosso e bellissimo dedicatole dall’ex sindaco carottese Luigi Iaccarino.

DONAMI ancora il TUO SORRISO,
in questo momento grondante di lacrime, e fammi capire che ho capito poco della vita, spiegami che l’esistenza va dipinta di dolcezza e che la semplicità è l’ingrediente più importante della bellezza umana;
DONAMI ancora il TUO SORRISO,
come facevi nei tempi felici d’inverno, quando come bambini partivamo per giorni di neve e tutto era entusiasmo e calore grazie anche alla tua presenza;
DONAMI ancora il TUO SORRISO,
come quando ci incontravamo ai piedi del Sacro Cuore nei mesi di giugno e tu eri la più bella in un’assemblea di fedeli perché il tuo biondo ti ammantava di una sacralità intoccabile e di una pietas verace;
DONAMI ancora il TUO SORRISO,
come quando annuivi ai progetti del tuo amato e magari pur non condividendo finalità ed impegno gravoso gli accarezzavi il cuore dicendogli ancora sì, ampliando a noi, amici della cerchia, la soavità del tuo fedele affetto;
DONAMI ancora il TUO SORRISO,
come quando eri madre completa e c’eri sempre per chi ti portava in grembo panni sporchi da lavare, occhi da asciugare, ferite da lenire, nodi da sciogliere, figli da accarezzare, gioie da condividere, attimi da solennizzare;
DONAMI ancora il TUO SORRISO,
come quando, avendo la “politica” incrinato senza pudore la meravigliosa essenza di un’amicizia, paterna più che fraterna, tu mi lascasti sempre aperta la limpidezza dei tuoi occhi, la tenerezza del tuo cuore e mi stringesti ancora una mano, confidandomi segreti e confidenze, che mi consacrarono così per sempre al tuo mondo;
DONAMI ancora il TUO SORRISO,
come quando mi chiedevi commossa di mia madre, cullando il tuo pensiero nella benedizione delle sue mani callose e stanche o come quando domandavi di mia figlia, gioendo del suo crescere, facendomi sentire così prediletto da Dio e dagli uomini;
DONAMI ancora il TUO SORRISO,
come hai saputo fare in questi anni di dolore, mostrandoti ancora più preziosa nella tua bellezza di sempre, priva di provincialismo e con sfumature di remota regalità, che denunciano tutta la finezza d’animo e di cuore;
DONAMI ancora il TUO SORRISO,
perché stamani non son riuscito a strappartelo nella freddezza delle tue carni, eburnea come la Madre di Lourdes, racchiusa nel suo velo bianco, velata di torpore da farmi soggezione, tesa ad una visione eterna che ha rubato il tuo stupore e così a noi ti ha rapita;
DONAMI ancora il TUO SORRISO,
perché è sorriso di madre,
è sorriso di sposa,
è sorriso di amica,
è sorriso di fede,
è sorriso di dolore,
è sorriso di perdono,
perché è il sorriso che ti ha portato in alto, dove nascono i sorrisi divini per lenire le miserie, le tristezze, le angustie, le solitudini di noi uomini.
Amica, DONAMI per sempre il TUO SORRISO.

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