Maturità. Quasi 1200 i ragazzi che quest’anno non la sosterranno

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Come scrive Gianluca Sollazzo su Il Mattino, Sono 1.166 gli studenti che quest’anno non sosterranno la maturità. Nel passaggio dal quarto anno dell’anno scolastico 2018-2019 al quinto anno dell’anno scolastico in corso, spunta una flessione di presenze in classe riconducibile anche alla decisione di molti studenti di rinunciare agli studi. Il dato si evince da un raffronto annuale dei registri dei prossimi candidati all’esame di maturità. È di ieri la prima proiezione dei dati che arrivano dall’Ufficio scolastico provinciale, che sta già preparandosi per la prossima tornata di esami di fine ciclo delle superiori. È possibile quindi fotografare un prima proiezioni di quanti saranno i candidati del quinto anno all’esame di maturità.
I NUMERI. Quest’anno saranno almeno 533 le classi ammesse alla maturità e 14.217 i maturandi, così suddivisi: 9.972 interni delle scuole statali e 4.245 interni delle scuole paritarie. Al dato complessivo si aggiungerà a maggio quello dei privatisti che saranno non più di 700. Un altro punto è però certo: nel passaggio dal quarto anno (erano 11.138 gli iscritti di un anno fa in quarta superiore nel salernitano) al quinto anno di licei e istituti tecnico-professionali del capoluogo e della provincia (se ne contano quest’anno 9.972 tra gli studenti interni) si registra un crollo di 1.166 iscritti. Dove sono finiti gli allievi non presenti quest’anno ai nastri di partenza della nuova maturità? La domanda nasconde in sé un allarme implicito e cioè quello del rischio abbandono scolastico anticipato. In pratica c’è chi tra questi studenti che ha deciso volontariamente di fermare la carriera scolastica e, quindi, la cavalcata verso il traguardo della maturità. I 1.166 studenti hanno sicuramente abbandonato la scuola statale per transitare o alle scuole paritarie (non statali) o hanno peggio ancora deciso di rinunciare agli studi. La mancata progressione di carriera è da imputare non solo al fattore giudicato fisiologico delle bocciature, ma anche alla fuga dal sistema scolastico. Su di loro aleggia il pericolo dispersione e quindi fuga dai banchi. Potrebbe trattarsi di studenti che hanno arrestato la loro corsa verso la conclusione del ciclo di studi. Studenti che tra meno di cinque mesi erano attesi in classe da docenti e presidi per coronare il percorso formativo inaugurato nell’anno scolastico 2013-2014. Quest’anno si prevede un incremento di 576 studenti maturandi provenienti dalla statale distribuiti in 533 classi (un anno fa se ne contavano 501). Quindi aumentano gli studenti maturandi nonostante la mancata progressione di carriera di 1.166 studenti nel passaggio dal quarto anno dell’anno scorso al quinto anno del 2019-2020.
LO SCENARIO. Ieri intanto il direttore generale dell’Ufficio scolastico campano, Luisa Franzese, ha preso parte ad una importante riunione al Miur proprio sul pericolo abbandoni scolastici in Campania. L’attenzione del ministero dell’Istruzione è alta, soprattutto nelle regioni del Sud. Nelle scorse settimane una circolare a firma della Franzese era stata inviata ai presidi salernitani per un monitoraggio capillare dei casi di abbandono scolastico e mancata frequenza alle lezioni. Ha preso quindi il via un censimento degli alunni che da settembre hanno saltato un numero elevato di lezioni o che alle lezioni non si sono presentati proprio. L’azione di monitoraggio riguarda anche le inadempienze della frequenza (inclusi assenze prolungate, ritardi e ingressi a seconda ora). L’attenzione è alta. Anche perché i dati che riguardano Salerno e provincia non sono buoni. Si registra un tasso di abbandono del 14,8%. Ma spaventa anche il numero degli inadempienti della frequenza: secondo i dati di una indagine dell’Ufficio scolastico regionale, tra capoluogo e provincia almeno 10mila studenti sono a rischio evasione scolastica.

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