Massa Lubrense. Cibo scaduto nella mensa scolastica: la lettera del Sindaco

Massa Lubrense. Continua la vicenda del cibo scaduto servito ai bambini della mensa ai plessi di Cesaro, Pulcarelli, Pastena e Torca. In seguito alle novità, il sindaco Lorenzo Balducelli ha divulgato una lettera sull’accaduto, che riportiamo di seguito.

Cari concittadini,
cerco di fare chiarezza sulle ultime vicende relative alla mensa scolastica. Lo faccio senza esimermi dalle mie responsabilità e senza nessun tentativo di minimizzare quanto accaduto.
Nel pomeriggio del 3 febbraio sono stato contattato da alcune mamme che mi hanno segnalato con un WhatsApp la somministrazione durante il servizio di mensa scolastica dalla ditta appaltatrice del servizio, di confezioni monodose di arrosto di tacchino scaduto il giorno 2 febbraio e di altre mamme che mi facevano presente la somministrazione delle stesse fette di tacchino con scadenza 3 febbraio. Ho subito scritto al caposervizio dell’Ufficio Scuola un atto di indirizzo che ho protocollato e consegnato il giorno 4 all’apertura degli uffici comunali visto che nel pomeriggio del 3 il comune chiude alle 14: “Alla luce di quanto accaduto nella somministrazione durante il servizio mensa nei plessi Cesaro, Pulcarelli, Pastena e Torca di affettati scaduti il giorno 2 febbraio e serviti nella giornata di ieri, fatti da più parti segnalati per le vie brevi, considerato la gravità dell’accaduto, si chiede di procedere alla luce di quanto previsto dal capitolato di appalto e del contratto tra questo Comune e la ditta incaricata del servizio, alla formale contestazione di quanto accaduto ed alla applicazione della penale prevista. Si chiede inoltre di provvedere celermente alle analisi dei campioni del cibo scaduto e somministrato allo scopo di verificarne la composizione a tutela della salute degli scolari e degli insegnanti”. Celermente il caposervizio Antonino Prisco ha avviato il procedimento, con propria nota, contro la Società Cooperativa Prisma. Dell’atto di indirizzo e della nota alla società appaltatrice veniva contemporaneamente notiziata la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Pulcarelli e soprattutto il servizio SIAN Unità Operativa di Prevenzione Collettiva n.59, Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione della ASL3. In tarda mattinata un gruppo di oltre 60 genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo Pulcarelli sono venuti al Comune, giustamente adirati e li ho informati di quanto avessimo al momento fatto. Nella stessa giornata abbiamo ricevuto una lettera dalla cooperativa Prisma che riconoscendo quanto accaduto, oltre a scusarsene faceva presente di aver comminato al personale responsabile dell’accaduto un provvedimento disciplinare, informava, inoltre, che dalla tracciabilità delle derrate è risultato che sono state impropriamente servite 100 confezioni di arrosto di tacchino Amadori confezionato in mono dose dalla Ge Ma Pasrl con scadenza 2 febbraio e 150 confezioni dello stesso prodotto con scadenza 3 febbraio mentre tutte le altre avevano scadenza aprile. Attualmente l’Ufficio Scuola sta facendo quanto richiesto e l’ASL è al lavoro per la sua parte di competenza. Ulteriori chiarimenti mi sono stati richiesti in data 4 febbraio dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo Pulcarelli ed in particolare l’intenzione da parte di alcuni genitori di fornire i propri figli con alimenti esterni al servizio mensa. A tale scopo ho tra l’altro scritto:” Nonostante l’episodio accaduto e con maggiori attenzioni da parte di questa Amministrazione e delle autorità sanitarie preposte alla vigilanza della salute, il servizio di refezione scolastica è attivo. Eventuali “servizi alternativi” non sono né autorizzati né consentiti da questa Amministrazione, anche alla luce della sentenza della Corte di Cassazione20504 del 30 luglio 2019 che configura la possibile violazione dei “diritto alla salute, tenuto conto dei rischi igienico-sanitari di una refezione individuale e non controllata”. Quanto alla questione del centro di cottura unico e dell’appalto tengo a sottolineare che quello del centro di cottura unico è stata una scelta obbligata dettata dal fatto che a seguito di un accertamento dell’ASL i diversi centri di cottura sono risultati non idonei ed in alcuni casi gli adeguamenti non sarebbero stati neanche fisicamente possibili per problemi relativi alle altezze dei locali ed alla mancanza di spazi per la costruzione di spogliatoi per i dipendenti. Non è vero che non abbiamo voluto investire nella scuola. Ne è prova il fatto che sul fronte scolastico abbiamo completamente rinnovato tutte le centrali termiche (fuori norma) di tutti i plessi, con un importo di 100.000 euro, con un finanziamento del ministero dello sviluppo economico stiamo procedendo, dopo averne previsto la progettazione, all’ adeguamento alla normativa antincendio di tutti i plessi per un importo di 90.000 euro. Abbiamo investito trentamila euro per la realizzazione dei bagni ex novo della scuola dell’infanzia del plesso don Milani, 50.000 euro per il campetto e la sistemazione delle aree esterne del plesso di Torca, abbiamo realizzato la tinteggiatura completa del plesso di Monticchio e nello stesso edificio in collaborazione con l’ASP istituti riuniti di assistenza all’infanzia stiamo per allestire un’aula sensoriale per i bambini autistici. Per l’acquisto di banchi, sedie e arredi scolastici abbiamo stanziato circa 40.000 euro. Inoltre abbiamo provveduto alla predisposizioni di importanti progetti che sono inseriti nel Piano triennale dell’Edilizia Scolastica della Regione Campania come il completamento del piano attualmente a rustico del plesso Cesaro, di interventi al plesso Pulcarelli e don Milani e di un finanziamento di oltre un milioni di euro del MIUR per il plesso Bozzaotra il cui iter si sta per chiudere a breve.
Quanto all’appalto del servizio mensa ci tengo a dire che a vincerlo è stato lo stesso operatore che ha assicurato il servizio fino a pochi mesi fa nei centri di cottura diffusi. Indubbiamente il passaggio al centro di cottura unico ha portato ad una serie di innegabili problemi e disservizi iniziali che sono andati avanti per oltre trenta giorni ma che si erano risolti da tempo. La scorsa settimana abbiamo fatto un incontro con i presidenti dei due consigli di istituto ed alcune rappresentanti delle mamme dove abbiamo parlato non dei problemi relativi alla scarsa qualità della mensa ma di un adeguamento di alcune pietanze del menù che erano risultate poco gradite dai ragazzi. Inoltre voglio evidenziare che negli ultimi due appalti per il servizio mensa, dell’Amministrazione da me presieduta, abbiamo premiato nel bando non il massimo ribasso di costo ma la massima qualità degli alimenti con cibo biologico, a chilometro zero e di alta qualità. Infatti anche nel periodo critico dell’avvio del centro di cottura unico, anche le commissioni mensa oltre che nei miei personali e numerosi controlli si è riscontrata la buona qualità e la provenienza delle derrate.
Detto tutto questo, spero veramente che quanto accaduto il 3 febbraio sia stato solo un incidente che non dovrà più ripetersi e di cui mi scuso a nome  dell’Amministrazione, lo spero realisticamente solo perché in questo momento l’attenzione dell’Amministrazione, delle due istituzioni scolastiche, il comprensivo Pulcarelli e quello Bozzaotra, dell’ASL3, delle commissioni mense, dei singoli genitori e della stessa azienda appaltatrice del servizio, è massima.
Nel ringraziarvi dell’attenzione cordialmente vi saluto, confermandovi la mia disponibilità ad ogni ulteriore chiarimento.

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