Coronavirus, Calma e sangue freddo. Evitiamo il panico

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    IL VIRUS 2019-nCoV: CALMA E SANGUE FREDDO

    Si continua a parlare giustamente del nuovo virus 2019-nCoV la cui epidemia nata nella citta’ di Wuhan ha causato, ad oggi (pomeriggio del 3 febbraio), ~17.500 infezioni e 362 morti. Come ovvio con questi numeri in rapida evoluzione c’e’ preoccupazione tra gli esperti – ma tra preoccupazione e panico c’e’ di mezzo un oceano.

    Allora proviamo qui a fare brevemente il punto della situazione. Ricordiamo che di virologia uno di noi (Guido) un pochino ne capisce (>30 anni di esperienza, 253 articoli scientifici, e da sette anni editor di Journal of Virology, la piu’ vecchia e prestigiosa rivista di virologia al mondo).

    1. IL VIRUS
    Studiare il nuovo virus e’ fondamentale ed a questo ci pensa la scienza. Ricordo che 2019 nCoV e’ un virus a RNA, quindi con buona capacita’ potenziale di mutare. E’ per questo che si stanno alacremente sequenziando migliaia di questi virus. Conoscere la struttura genetica e molecolare di 2019 nCoV significa mettersi in condizione di sviluppare antivirali (small molecule inhibitors ed anticorpi) e vaccini (per questo ci vorra’ piu’ tempo). Ricordiamoci dunque, in casi come questi, di quanto sia importante sostenere e proteggere la scienza! Complimenti quindi al gruppo dello Spallanzani (Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita e Concetta Castilletti in primis) per aver isolato rapidamente il virus.

    2. L’EPIDEMIA
    L’epidemia e’ ancora in una fase di crescita e non sappiamo quando arrivera’ il “plateau” che corrisponde all’inizio della fine (ricordando che nCoV non causa infezione cronica al contrario di HIV o dei virus delle epatiti B e C). E’ importante sottolineare che la risposta epidemiologica e clinica – che ha l’obiettivo di circoscrivere il piu’ possible l’epidemia dopo il grande focolaio iniziale nato a Wuhan – coinvolge tutte le maggiori organizzazioni sanitarie mondiali, e’ bene coordinata, finanziata ed eseguita, il che ci rende molto ottimisti.

    3. LA MALATTIA
    La malattia da nCoV e’ una sindrome da distress respiratorio acuto con mortalita’ intorno al 2-3% (dati ovviamente ancora in transizione). La maggior parte dei casi fatali avvengono in soggetti anziani e persone con patologie pregresse bronco-polmonari e cardiache (enfisema, scompenso cardiaco, etc). Al momento la terapia e’ di supporto, ma si stanno aggressivamente testando prodotti ad attivita’ antivirale.

    4. I RISCHI E LA PREPARAZIONE
    Al momento i rischi al di fuori della Cina sono molto bassi, direi minimi. Il che non vuol dire che non si debba monitorare la situazione e continuare a mettere in atto le necessarie misure di isolamento dell’epidemia, come stanno facendo le autorita’ sanitarie. Per fare un esempio: il rischio di ammalarsi di poliomielite in Italia e’ minimo, ma non per questo bisogna smettere di vaccinarsi. Quindi ruolo fondamentale per la PREPARAZIONE, nessun ruolo per l’allarmismo.

    5. LA PROSPETTIVA NUMERICA
    Cercando di dare una prospettiva numerica alla situazione, il cancro del polmone uccide 40 persone al giorno in Italia (paese dove rimangono 12 milioni di fumatori) ed l’AIDS i 300 morti del nCoV li fa ogni TRE ORE (e lo fa ininterrottamente da oltre 30 anni), mentre l’influenza causa ~17.000 “excess deaths” all’anno in Italia. Quindi per favore riflettiamo attentamente su questi numeri prima di farci prendere dal terrore.

    6. PANICO? NO GRAZIE
    Come sempre in ogni situazione di emergenza, e’ fondamentale usare la parte razionale del nostro cervello e cercare di controllare al massimo le reazioni emotive. E’ anche importante evitare fenomeni di discriminazione verso persone di origine cinese o verso stranieri o viaggiatori in generale. Preferisco non commentare su chi strumentalizza una epidemia di questo genere per la propria agenda politica, ma certe cose veramente vorrei non leggerle.

    7. GLI ESPERTI
    Ci sono molti esperti seri che stanno facendo informazione sui social in questi giorni, ognuno con il loro stile e con il loro “angolo” specialistico (il mio come sapete e’ quello di un virologo di base e clinico, mentre altri sono piu’ concentrarti sull’aspetto medico o epidemiologico o di salute pubblica etc.). Tra i siti ed i colleghi che raccomandiamo mettiamo in primis Roberto Burioni e Medical Facts di Roberto Burioni , poi Pier Luigi Lopalco (che e’ il Presidente dell’associazione Patto Trasversale per la Scienza – PTS), Andrea Antinori (Spallanzani), Gianni Rezza e Caterina Rizzo (ISS), Ranieri Guerra (WHO), Marcello Tavio e Massimo Galli (SIMIT), Matteo Bassetti (Genova) e tanti altri.

    8. I COMPLOTTISMI.
    Purtroppo girano anche questi (l’ultimo e’ quella di un virus “sintetico” generato in un laboratorio militare cinese attaccando pezzi di HIV al virus della SARS). Sono tutte delle enormi BOIATE.

    9. LE MASCHERINE.
    Servono soltanto al paziente, per non diffondere il virus. Sono del tutto inutili per proteggere dal contagio. Quelle ospedaliere, che non sono sul mercato, sono fatte in modo completamente diverso.

    10. IL VACCINO.
    Naturalmente non c’è ancora, ma è piuttosto ovvio che con le competenze attuali non ci vorrà moltissimo a prepararne uno. Purtroppo non accadrà in qualche settimana, dal momento che ci sono delle procedure molto serie da seguire prima di utilizzare un nuovo vaccino (che rimane comunque un farmaco, e come tale va trattato) e ci auguriamo che questa “emergenza virologica” venga risolta rapidamente.

    Saluti a tutti!

    Silvestri & Cossarizza, medici & scienziati
    https://www.facebook.com/guidosilvestriMD/posts/2439332623045078

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