Cava de’ Tirreni. Inaugurato il sottopasso a Guerino Amalto

Cava de’ Tirreni ( Salerno ) : Sabato 1 Febbraio il Sottovia è stato Intitolato al Patron Guerino Amato
Per Sabato 1 Febbraio, ore 16, presso l’ingresso nord del sottovia, era prevista la cerimonia in cui la nuova opera verrà dedicata a Guerino Amato.

L’amministrazione comunale lo aveva stabilito in una delibera di Giunta del 24 Ottobre 2019.

Don Guerino, così lo chiamavano, nacque in frazione Passiano l’8 settembre 1926 morì il 26 settembre 2009.

Una personalità che ha fatto la storia di Cava de’ Tirreni.

Un grande imprenditore e anche patron della Cavese Calcio negli anni d’oro.

Nel 1954, a neanche trent’anni, fondò la ditta Amato Guerino, che poi cambiò nome in Beton Cave.

L’azienda, specializzata in lavori di movimento terra e demolizioni, ebbe successo nel suo comparto, e partecipò anche alla realizzazione dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria.

La Beton Cave, collocata a Nocera Inferiore, fu la prima società in Campania per la produzione del calcestruzzo preconfezionato e l’estrazione di materiali di cava.

La sua prosperità fu tale che aprì anche altre sedi: la Beton Torre a Torre Annunziata, la Beton Campania a Pozzuoli e la Edil Riab a Contursi.

Una realtà, quella creata da Guerino Amato, che ha portato gradi benefici economici e di lavoro alla città metelliana.

Amato diede lavoro ad oltre 250 dipendenti e tanti furono coloro che avviarono una attività autonoma nel settore grazie al sostegno di don Guerino.

Guerino Amato è noto anche per il suo sostegno alla Cavese Calcio.

Quando ne fu presidente, negli anni ’80, la squadra riuscì a balzare dalla serie D, alla B.

Ma il suo impegno, si è esteso anche nel settore musicale.

Con la collaborazione dello scomparso Enrico Forte, vice comandante della Polizia Municipale, aprì un’importante casa di registrazione musicale, la RTO Record Tirrenia Olympia.

Fu anche generoso.

Infatti, fu egli a donare, con silenzio e discrezione, la costruzione della Grotta della Piccola Lourdes alla Parrocchia della SS. Annunziata.

E poi, durante il periodo che seguì il disastroso terremoto dell’82, ma anche quello accaduto in Abbruzzo, ha messo a disposizione le proprie attrezzatura per dare un aiuto alle popolazioni colpite.

Insomma, sono davvero tanti e validi i motivi per un’intitolazione del sottovia ad Amato.

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