Torre Ferano ad Arola, aspettando la Befana . Ma qui la bontà non è una sorpresa, chiamale se vuoi emozioni

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Chiamale se vuoi emozioni! Ci sono locali che ci emozionano e ci danno beni ricordi, qualcuno parla di turismo esperienziale. Diciamo che a noi di Positanonews che abbiamo aperto da qualche anno lo spazio, con tanto di blog, pagina facebook ed instagram, di Enogastronautanews, cerchiamo sopratutto emozioni. Perchè se dobbiamo limitarci a mangiare possiamo anche farlo solo a casa. E questo Camillo Sorrentino, cuoco-manager , ma anche esso stesso curatore della sua comunicazione attraverso un uso sapiente dei social network, lo sa bene. Sopratutto si circonda di uno staff al livello. Preso d’assalto in questi giorni , e ci vorrebbe una statua dal Comune di Vico Equense, visto che è difficile inerpicarsi per Arola. Raggiungibile dal centro di Vico Equense passando, per Moiano sotto il Faito , dall’autostrada Napoli Salerno di Castellammare di Stabia per la Via Raffaele Bosco, con la strada di Via Lavinola a Piano di Sorrento chiusa , e l’alternativa sola di Alberi, tantissimi non rinunciano a venire qui. Più di quanti ci aspettassimo. Ma nessuno è rimasto deluso. Qui si gode di una vista spettacolare che arriva fino a Punta Campanella sul mare verso Capri, ma sopratutto di un’atmosfera unica, curata in tutti i particoli, con richiami ancestrali alle tradizioni contadine. La parola d’ordine è cercare di fare il meglio, senza stress. Un locale slow a tutti gli effetti, con personale in sala veramente in gamba, non solo perchè attenti e precisi, sono tutte persone di cultura, se vi capita di parlare con qualcuno dello staff in sala, a noi è bastato scambiare giusto due parole, ti rendi conto che sono belle persone , intelligenti e sensibili al loro territorio e le loro problematiche. Insomma qui ci si arricchisce non solo il palato, ma anche di umanità. I tempi sono stati incredibilmente indovinati. Nonostante i tanti clienti Camillo si attrezza per far star bene tutti, sa benissimo che il disagio è un nemico del ricordo ed il ricordo positivo è la prima pubblicità di un locale. Infatti è uno dei pochi locali che non ne ha bisogno, si promuove da solo. I post su Facebook che annunciano gli eventi, la Befana insieme, poi ci sarà il giorno del maiale, ogni evento è scandito con i tempi contadini di una volta, alla fine tutti noi cerchiamo questo, quella semplicità, calore e affetto che ci trasmettono le antiche tradizioni. Per i piatti lasciamo le valutazioni tecniche ai dotti e agli scienziati, formaggi, salumi, tutto era buono ed è finito in men che si dica, il ragù è quello memorabile , da letteratura, rimane nel ricordo. Poi sono arrivati gli zampognari misteriosamente lassù a darci un clima di fest aunico. I costi sono e rimangono quelli di una trattoria, che vuoi di più. Complimenti e buon 2020

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