Napoli. Lascia indignati la possibilità di poter prenotare sul web un tour attraverso i luoghi della camorra

Ha davvero dell’incredibile ma sul web sembra si possa prenotare una passeggiata turistica per i vicoli di Napoli per conoscere la camorra e le sue varie storie. Un “tour della mafia” della durata di circa un’ora e che porta i visitatori ad attraversare Forcella, i Quartieri Spagnoli e Spaccanapoli, tutti luoghi in cui la malavita la fa da padrona. Con un costo che parte da 25 euro si possono quindi conoscere i luoghi della camorra e capirne le varie dinamiche.

Un’iniziativa molto discutibile ideata da una persona che racconta, attraverso il suo profilo sociale, di aver maturato una buona esperienza sull’argomento della malavita grazie anche a legami, familiari e non, con i clan.

Ecco la descrizione del tour postata su Tripadvisor dal suo ideatore: “Andremo in tutti i luoghi centrali della città dove potrai capire con semplici spiegazioni come opera la mafia e cosa fanno. Cammineremo tra i vicoli del centro storico, Forcella e i quartieri spagnoli dove c’è ancora attività criminale anche se non riesci a vederlo. Il tour si svolgerà solo nella zona centrale dove un tempo non era molto turistico e molto pericoloso ma ora è diventato molto più sicuro e inoltre sarai guidato da me che sono una persona del posto”.

Non si è fatto attendere l’intervento del consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, da sempre attento alle problematiche di Napoli e della Campania in genere, che così commenta, insieme allo speaker radiofonico Gianni Simioli, l’iniziativa: “Bisogna effettuare immediatamente delle verifiche sul tour in questione e sul suo ideatore. È inaccettabile che si voglia vendere l’immagine di Napoli attraverso la criminalità e la camorra. La malavita non è un aspetto affascinante con cui sedurre turisti e visitatori, ma è un cancro del nostro territorio che va combattuto ed estirpato a tutti i costi. Chi vuol lucrare vendendo un’immagine stereotipata di Napoli, legata alla camorra, dovrebbe vergognarsi. Napoli è ben altro, la parte sana della città è d’accordo.”

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