La Giornata Mondiale della Pizza e dei Pizzaioli, scopriamo questa tradizione a Napoli e Salerno

Dopo il riconoscimento Unesco per l’arte di fare la pizza arriva la “Giornata Mondiale del Pizzaiolo” il 17 gennaio, giorno che coincide con la celebrazione di Sant’Antonio Abate, protettore dei fornai e dei pizzaioli. “Anticamente – ricorda il presidente dell’Associazione verace pizza napoletana, Antonio Pace – le famiglie dei pizzaioli per celebrare il santo protettore erano solite chiudere le loro pizzerie e ritrovarsi insieme alle loro rispettive famiglie per accendere un grande fuoco propiziatorio.

Ma chi fu il precursore di questa prelibatezza internazionale?

Per scoprirlo dobbiamo risalire al lontano 1889,quando il cuoco napoletano Raffaele Esposito creò la prima Margherita della storia: era chiamata così in onore della Regina Margherita e i suoi ingredienti richiamavano intenzionalmente i colori del tricolore nazionale. Prima di allora, esistevano prodotti simili nell’impasto (già presenti presso gli antichi Romani e gli Egizi), ma più vicini a una focaccia nel risultato finale. Anche se oggi la pizza vede molte varianti, oggetto di discussione come:

 

 

 

Pizza Margherita con kiwi

 

 

 

 

 

Pizza con Ananas

 

 

 

 

I dati attuali – Si stima che ogni giorno, oggi, solo in Italia vengano sfornate 8 milioni di pizze. Le imprese italiane che le producono sono quasi 127.000, delle quali 76.350 dedite alla ristorazione. Il settore dà lavoro nel nostro Paese a circa 105.000 pizzaioli, che nei weekend diventano oltre 200.000. Quali sono le pizze più amate? Il 78,8 % dei clienti predilige quelle tradizionali e sceglie una Margherita, una Capricciosa, una Napoletana o una Marinara.

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