Kobe Bryant e l’attaccamento alla nostra terra: la sua figlia più piccola si chiama Capri

Il ricordo del campione di basket Kobe Bryant, morto in un incidente il 26 gennaio, è ancora vivo nei nostri cuori. A maggior ragione è bello ricordarlo per il suo attaccamento alla Costa d’Amalfi e Sorrento, oltre che l’Italia intera. Per molti anni la leggenda NBA ha vissuto in Italia, dove il padre giocava proprio a basket.

Kobe era italiano dentro, al punto da chiamare le sue splendide figlie con nomi italiani: Gianna Maria, morta con lui nell’incidente, Natalia Diamante, Bianka Bella e l’ultima, Capri, scegliendo con ogni probabilità il luogo dove era stata concepita.

Una tradizione di famiglia, papà Joe lo chiamò Kobe dopo un viaggio in Giappone: si era innamorato della bistecca kobe tipica di quel Paese e aveva deciso di dare al figlio lo stesso nome.

E’ anche per questo motivo che anche la Costa di Sorrento perde un pezzo di storia importante. Kobe appartiene a noi e la nostra terra appartiene a lui, in un legame che neanche la morte può cancellare.

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