Elezioni Regionali 2020. Come stanno le cose fra l ‘ Emilia Romagna, la Campania e le altre

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Elezioni Regionali 2020. Come stanno le cose fra l ‘ Emilia Romagna, la Campania e le altre

In totale saranno otto le regioni chiamate alle urne: Emilia Romagna, Calabria, Veneto, Campania, Toscana, Liguria, Marche e Puglia. Come avvenuto già per le regionali del 2019, non ci sarà però una data unica.

In Emilia Romagna si voterà infatti il 26 gennaio, con anche la Calabria che alla fine si è unita per una sorta di election day. Nelle altre sei regioni invece le elezioni ci saranno nella tarda primavera insieme al primo turno delle amministrative.

I sondaggi, come riporta Money, che già sono stati effettuati nelle scorse settimane, andrebbero a evidenziare la netta crescita del centrodestra che sogna di strappare al centrosinistra anche regioni tradizionalmente “rosse” come Toscana ed Emilia Romagna.

Elezioni regionali 2020: quando e dove si vota
Con ogni probabilità si terranno in due momenti distinti le elezioni regionali 2020. Al momento l’unica data ufficiale è quella di domenica 26 gennaio, giorno in cui si apriranno i seggi in Emilia Romagna e Calabria.

In Veneto, Campania, Liguria, Toscana, Puglia e Marche, nel 2015 si è votato il 31 maggio insieme al primo turno delle amministrative. L’accorpamento dovrebbe esserci anche nel 2020, con il Viminale che a breve andrà a indicare quella che sarà la data.

Il calendario delle elezioni regionali 2020 in Italia dove, cliccando su ciascuna regione, si può accedere alla specifica guida al voto con tutte le info sulla legge elettorale, i candidati e i sondaggi.

Emilia Romagna – 26 gennaio (ufficiale)
Calabria – 26 gennaio (ufficiale)
Marche – maggio /giugno(da definire)
Liguria – maggio /giugno(da definire)
Campania – maggio /giugno(da definire)
Puglia – maggio /giugno(da definire)
Veneto – maggio /giugno(da definire)
Toscana – maggio /giugno(da definire)

Ricordiamo che alle elezioni regionali a differenza delle amministrative non è previsto alcun ballottaggio, con il candidato che prende anche un solo voto in più dei suoi avversari che viene poi eletto governatore.

Leggi anche Come si vota alle elezioni regionali

I sondaggi
Sono diversi i sondaggi che già sono stati realizzati, specie in merito alle elezioni in Emilia Romagna che potrebbero essere decisive anche per le sorti del governo in caso di una vittoria del centrodestra.

Emilia Romagna

Chiusi i termini per la presentazione delle liste, in totle in Emilia Romagna saranno sette i candidati in corsa.

Stefano Battaglia – Movimento 3V
Simone Benini – Movimento 5 Stelle
Laura Bergamini – Partito Comunista
Stefano Bonaccini – Partito Democratico, Europa Verde, +Europa, Volt, Emilia Romagna Coraggiosa, Bonaccini Presidente
Lucia Borgonzoni – Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Cambiamo-Il Popolo della Famiglia, Borgonzoni Presidente, Giovani per l’Ambiente
Marta Collot – Potere al Popolo
Stefano Lugli – L’Altra Emilia Romagna
Il governatore uscente Stefano Bonaccini è nuovamente il candidato del centrosinistra, con i 5 Stelle che ci saranno e correranno per conto proprio puntando su Simone Benini. Il centrodestra invece ha scelto di puntare sulla senatrice leghista Lucia Borgonzoni.

L’ultimo sondaggio in ordine di tempo è stato realizzato da Ixè il 17 dicembre, con Stefano Bonaccini al 47% che sarebbe davanti rispetto a Lucia Borgonzoni indicata al 40%.

Calabria

Chiusi i termini per la presentazione delle liste, in totle in Calabria saranno quattro i candidati in corsa.

Francesco Aiello – Movimento 5 Stelle, Calabria Civica
Filippo Callipo – Partito Democratico, Democratici e Progressisti, Io Resto in Calabria
Jole Santelli – Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Unione di Centro, Santelli Presidente, Casa delle Libertà
Caro Tansi – Tesoro Calabria, Calabria Libera, Calabria Pulita
Alla fine il governatore uscente Mario Oliverio non si è ripresentato, ricompattando così il centrosinistra con il PD che ha deciso di appoggiare l’imprenditore Pippo Callipo mentre la scelta del Movimento 5 Stelle è ricaduta sul docente universitario Francesco Aiello.

Nel centrodestra la scelta di Forza Italia di candidare la deputata Jole Santelli ha indispettito Mario Occhiuto, con il sindaco di Cosenza che dopo un appello di Silvio Berlusconi ha rinunciato a correre per conto proprio.

Toscana

Anche in Toscana il Partito Democratico dovrà difendersi dall’assalto del centrodestra: il Partito Democratico ha deciso così di giocare d’anticipo candidando Eugenio Giani, attuale presidente del Consiglio Regionale dato in vantaggio nei sondaggi.

Nel centrodestra la scelta del candidato dovrebbe spettare alla Lega che però non ha ancora fatto la sua scelta, mentre nel Movimento 5 Stelle ancora tutto tace per quanto riguarda l’aspirante governatore.

Marche

Non è sicura una nuova candidatura per il governatore di centrosinistra Luca Ceriscioli, visto che il suo operato non avrebbe convinto molto e ad Ancona potrebbero essere pronti a imporre un nome nuovo.

Nel centrodestra, che per un sondaggio di Bidimedia sarebbe in testa con il 41% dei voti, la scelta è spettata a Fratelli d’Italia che ha deciso di puntare sul deputato Francesco Acquaroli.

Veneto

Tra tutte le regioni chiamate al voto nel 2020 il Veneto è senza dubbio dove l’esito appare più scontato, con Luca Zaia che non dovrebbe avere problemi a essere riconfermato presidente.

Il Movimento 5 Stelle a breve dovrebbe scegliere il proprio candidato attraverso le consuete regionarie, mentre nel centrosinistra in pole ci sarebbe l’attuale capogruppo Stefano Fracasso.

Campania

Vincenzo De Luca vuole una nuova candidatura, con il nuovo corso dem di Nicola Zingaretti che non dovrebbe opporsi a riguardo. Impossibile nel caso una eventuale convergenza con i 5 Stelle che sognano di presentare il ministro Sergio Costa.

Ha preso la sua decisione Forza Italia a cui spettava il compito di esprimere il candidato governatore della regione: visti i dissidi con Mara Carfagna, Silvio Berlusconi ha ufficializzato l’ex governatore Stefano Caldoro.

Un sondaggio dell’istituto Noto del 14 novembre, andrebbe comunque a prefigurare una vittoria del centrodestra a prescindere da quello che potrà essere il candidato della coalizione

Liguria

Quando si parlava di una alleanza strutturale tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, secondo le voci che circolavano la scelta del candidato sarebbe toccato ai grillini.

Adesso invece i due partiti dovrebbero correre separati, spianando la strada a una riconferma di Giovanni Toti anche se Forza Italia non sarebbe entusiasta dell’appoggio al governatore dopo la sua scissione con la nascita di Cambiamo!.

Puglia

Michele Emiliano sarà di nuovo in campo, ma prima di essere ufficialmente il candidato del centrosinistra dovrà vincere le primarie di coalizione.Impossibile una alleanza con i 5 Stelle, che a dicembre andranno a iniziare il loro iter su Rousseau per scegliere i candidati.

Il centrodestra intanto ha scelto di candidare Raffaele Fitto, già governatore dal 2000 al 2005, che nell’ultimo periodo si è avvicinato molto a Fratelli d’Italia dopo aver abbandonato Forza Italia e fondato la sua Direzione Italia

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