Castellammare. Arrestato il killer di uno dei principali clan: nascondeva armi in casa

Attestato il killer del clan D’Alessandro, che nel lontano 2006 uccise Pietro Scelzo in Vico Licerta a Castellammare di Stabia.  Scelzo, uscito di galera grazie all’indulto appena due mesi prima della sua esecuzione, era un ex affiliato dei D’Alessandro, passato tra le fila degli scissionisti che stavano riorganizzandosi per una guerra alla “famiglia“ stabiese. Un membro del clan, venuto a sapere dei movimenti di Scelzo, riuscì ad organizzare l’agguato, non partecipandovi in prima persona ma affidando il compito a Pasquale Rapicano, anch’egli pregiudicato, all’epoca dei fatti 26enne, raggiunse l’abitazione di Scelzo in tarda serata e lo freddò con diversi colpi d’arma da fuoco. Un’esecuzione di chiaro stampo camorristico che, però, pose la parola “fine” sulla guerra tra D’Alessandro e scissionisti degli Omobono-Scarpa.

Ora, Rapicano è stato sorpreso dai carabinieri in giro per il rione. I militari hanno poi raggiunto la sua abitazione per effettuare una perquisizione dalla quale è emerso che il pregiudicato custodiva altre armi. Ora Pasquale Rapicano era libero in attesa del prosieguo dell’iter giuridico ed è dunque stato portato in carcere a Poggioreale, dove il suo complice Guerriero, che ordinò l’assassinio di Pietro Scelzo, si suicidò.

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