Salerno. Tenta di raggirare anziana: truffa sventata alle poste

Si tratta del classico raggiro: una richiesta immediata di soldi per evitare problemi a una persona di famiglia. Stavolta però, ai due truffatori è andata male. Sono dovuti scappare a mani vuote grazie alla prontezza di una dipendente delle Poste, che si è insospettita e ha fatto arrivare i carabinieri. È accaduto pochi giorni fa nella filiale di via Capasso, nel rione Calcedonia, a Salerno, dove un’anziana del quartiere si è presentata in stato di agitazione chiedendo di prelevare 2mila euro. In filiale la conoscono bene: correntista da anni, sempre garbata, mai un gesto di stizza o una parola fuori posto. Quella mattina però, non era la stessa persona di sempre. Intorno alle 11 è entrata nell’ufficio e si è subito diretta allo sportello, scavalcando la fila e chiedendo di ottenere in fretta i suoi soldi, incurante che il personale stesse completando l’operazione di un altro cliente. Non era da lei; all’incirca novantenne, insegnante in pensione, è conosciuta come una signora molto lucida, dal carattere deciso ma anche dal grande garbo. «Una donna d’altri tempi», dicono di lei nella sede postale. Per questo, quando hanno notato quella concitazione hanno capito che qualcosa non andava e le hanno negato il prelievo.

L’insistenza con cui si è rivolta alla cassiera («Ho fretta, fuori c’è un amico di mio figlio al quale devo dare immediatamente duemila euro») non ha fatto altro che alimentare i sospetti, al punto che per tre volte l’impiegata ha risposto con un “no” alla richiesta di prelievo, invitando la signora a tornare con il figlio, anche lui cliente della filiale 10 con un conto cointestato alla madre. Al terzo rifiuto l’anziana ha dovuto desistere, è uscita in strada in preda all’ansia e la cassiera che le aveva negato l’operazione ha deciso di seguirla, per capire cosa stesse accadendo. L’ha vista fermarsi davanti al vicino supermercato, come se qualcuno la stesse aspettando, e a quel punto ha avvisato il direttore chiedendo l’autorizzazione a chiamare i carabinieri.

Il Mattino

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