Quest’anno a Monte Faito non ci saranno purtroppo i mercatini natalizi

Riceviamo e pubblichiamo . “I mercatini del Natale – ci racconta Clemente Lamentizio – quest’anno al Faito non hanno avuto luogo. La strada è stata dichiarata “inibita al traffico”, nonostante si sale e scende anche scortati dai vigili.

Con la messa in sicurezza “in danno”, che doveva salvaguardare la sicurezza di chi percorre la ex statale che porta al Faito, non è andata troppo bene. La Regione, dopo un’attesa lunghissima di messa in sicurezza, arriva al Faito e trova un cantiere messo su dal Comune di Vico Equense.

La Regione Campania allora diffida il Comune di Vico a continuare i tagli di alberi pericolosi, bruciati e danneggiati, ma purtroppo la Regione stessa non continua il lavoro perché, sembra, non voglia continuare un lavoro cominciato da altri.

Quindi, pare che al Comune di Vico sia arrivato, come ovvio che sia, la richiesta della consegna del cantiere entro 10 giorni. Nel frattempo agli alberi bruciati e pericolosi si sono aggiunti anche decine di muretti danneggiati dalla caduta di grossi tronchi di decine di quintali, fatti cadere dall’altezza di 40 metri, come dichiarato dal capo cantiere. Adesso se avevamo una pietrina nell’occhio, con l’intervento fatto “in danno” invece, l’occhio c’è lo hanno cecato!

Purtroppo la politica Vicana degli ultimi 20 anni e passa continua a non rendersi conto che con le nostre amministrazioni, mediocri e inutili, invece di “salire sulla scrivania” bisognerebbe DIALOGARE, con progetti e buone maniere. Il braccio di ferro per dimostrare che si è più capace degli altri, a cosa serve se poi a pagarne le conseguenze sono i residenti e i commercianti? Proviamo a quantificare quanta gente, grazie anche al clima, sarebbe salita al Faito?

Quanta gente avrebbe preso la Panarella. Quanta gente avrebbe mangiato, bevuto e ammirato il panorama del Faito in un bar, ristorante, rifugio o Belvedere. Quanti Faitensi sarebbero potuti essere inseriti nel Natale dei mercatini. Quanti Euro sono stati buttati via per l’inadeguatezza e collaborazione al non Fare? Avete ragione – conclude – prescindere…”.

Enrico Di Palma

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