Dohrn il cittadino onorario di Vietri sul mare, un gigante della Storia dell’Ecologia

Vietri sul mare, Costiera amalfitana. «Il nome di Pietro Dohrn è nel cuore di molti di noi. È stato per tanti ecologisti, sottoscritta in primis, un indimenticabile Maestro di ecologia e di vita. È stato a lungo direttore della Stazione Zoologica di Napoli, fondata dal suo avo, Anton Dohrn; era il 1872. Non si contano le battaglie da lui portate avanti in Italia e in tutto il mondo, con una generosità senza limiti e un idealismo gioioso, contagioso purtroppo ormai scomparsi o rari. Un gigante della Storia dell’Ecologia ingiustamente dimenticato e messo da parte in un’epoca in cui la Memoria è in via d’estinzione e i veri Maestri pure». Così lo ha ricordato Grazia Francescato nel convegno e nella cerimonia per l’attribuzione della cittadinanza onoraria di Vietri sul Mare, attribuita al medico-scienziato, nato a Zurigo, nel 1917, da famiglia tedesca residente a Napoli, direttore della Stazione Zoologica fondata dal nonno Anton, e portata avanti dal padre Reinhard, ucciso dai tedeschi. Peter Roman, questo il suo nome di battesimo, era medico e scienziato. Ha vissuto a Vietri dal 1967 sino al 1976, quando dovette lasciare il prestigioso incarico di direttore della Stazione Zoologica. «Lo ricordo: era un uomo alto, elegante nella sua semplicità. Ricordo i suoi maglioni nordici. Ha vissuto per quasi dieci anni nella casa che sovrasta l’hotel Voce del Mare, quella casa dal colore rosa acceso, oggi, rosso pompeiano ieri. È la casa che vollero costruire mia nonna Maria Mastroroberto e nonno Carlo Mazzarella, medico analista e podestà di Grassano, nei primi giorni del confino di Carlo Levi. Questo rustico con grandi archi nel piano superiore si chiamava e si chiama ancora Asteria, stella marina. Se nel nome ci sia lo zampino del dottor Pietro Dohrn, questo non lo so di certo. Per noi nipoti Annamaria e Matteo – il suo arrivo era sempre un’emozione: la sua voluminosa Mercedes 190 sembrava un vascello, un sogno. L’interno della sua casa era semplice, spartana: pochi mobili e suppellettili, gli bastava il panorama, il limoneto e aranceto e l’atmosfera, la luce che filtrava tra gli archi e i balconi», ricorda Carlo Baldi, nipote dei proprietari.
LA RACCOLTA
«Pietro Dohrn, l’uomo, lo scienziato, l’ambientalista. Testimonianze», è la raccolta degli interventi della giornata a lui dedicata lo scorso 22 settembre del 2018. Il libro, ormai completo e in fase di stampa, è curato da Aniello Tesauro, con il suggello del Comune di Vietri, del sindaco Giovanni De Simone, e dell’associazione Habitat di Raito. «Un grande uomo, Pietro Dohrn, prima che un grande scienziato, soprattutto uno scienziato delle relazioni umane», come sottolinea Alfonso Andria. Quando nel 1967, il dottore, come lo chiamavano, ha lasciato la direzione della Stazione Zoologica e si è impegnato nella progettazione e richiesta di parco marino a Castellabate e Licosa, ha fondato, allora, un’associazione Mambo, che non è il nome del serpente velenoso ma l’acronimo di Mediterranean Association for Marine Biology and Oceanology. «Grazie a lui c’è stata una sensibilizzazione e mobilitazione per conservare gli ambienti lacustri e interni della nostra provincia e naturalmente i luoghi marini», racconta Giampiero Indelli, fotografo naturalista. Amava dipingere con la tecnica ad acquerello; anche la sua compagna Paola Princivalli era pittrice. Poi sposò Paola Passalacqua; per un breve periodo rimasero a Vietri, in seguito si trasferirono in campagna, a Contignano, in provincia di Rieti, dove è morto nel 2007. «Il nostro territorio, Vietri e non solo, il Cilento, devono a Pietro Dohrn una gratitudine infinita. Questo libro è un tassello, una testimonianza e un segno che noi non abbiamo dimenticato la sua presenza e i suoi studi e il suo contributo di conoscenza e amore per la natura di mare di cielo e di terra»; così Aniello Tesauro, curatore del volume-omaggio. Il padre lo chiamava l’innovatore e tale è stato, come scienziato, come formatore e come ambientalista ante litteram. Marcello Napoli

Commenti

Translate »