Addio a Piero Terracina, sopravvissuto da Auschwitz, il ricordo di Beniamino Cuomo di Vico Equense

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Addio a Piero Terracina, sopravvissuto da Auschwitz, il ricordo di Beniamino Cuomo di Vico Equense sulla costa di Sorrento

Se n’è andato Piero Terracina; ho avuto il piacere (onor per lui sarebbe stata parola fuori luogo)di passare due giornate con lui che nel 2001 raccontò la sua tragica esperienza a Vico in una affollatissima sala della Pizza a metro. Ci siamo sentiti anche al telefono diverse volte e scambiate 4 chiacchiere sul suo impegno nelle scuole etc..Un episodio “divertente”:era stato a parlare presso l’ITC M. Pagano di Napoli dove avevo organizzato una mattinata e , con la mia auto, andavamo a Vico per la citata serata….a 50 metri dal casello dell’Autostrada di C/Mare pigiai il pedale del freno , ma inutilmente.I freni nn prendevano e, mentre spingevo più volte il pedale, pensai,Piero nn è morto per mano dei criminali nazisti mo muore per causa mia…Lui nn s’accorse di nulla e il freno finalmente mise giudizio. Ciao Piero.

Quando Piero arrivò ad Auschwitz lo picchiarono. Poi lo separarono dalla famiglia. Lo spogliarono, gli rasarono la testa e gli diedero un numero. Trovatosi solo, chiese allora ad un altro dei deportati dove fossero finiti i suoi genitori. L’altro lo guardò, allungò il dito e gli disse: “Vedi quel fumo del camino? Sono già usciti da lì”.

Noi, oggi, non riusciamo neanche ad immaginare cosa possa aver provato un ragazzo di 16 anni di fronte a parole come quelle. Sembra retorico dirlo, ma è vero: per quanto ci sforziamo, è quasi impossibile. Quella sensazione di dolore, terrore e disperazione che ti assale quando qualcuno che ti guarda ti dice non solo che chi amavi è morto. Che non esiste più. Ma che li hanno bruciati. E puoi “vederli” nel fumo di quel camino. No, non possiamo davvero immaginarla.

E se noi oggi, nel 2019, abbiamo il “lusso” di non riuscire neanche ad immaginare tutto ciò, lo dobbiamo anche a persone come Piero Terracina, che è deceduto oggi a 91 anni. E’ infatti anche grazie al loro aver tenuto viva la memoria che la società non è di nuovo precipitata in quell’orrore di morte sistematizzata. Di terrore scientifico.

Per questo, dunque, lo ringraziamo. Infinitamente. E lo salutiamo, oggi, per l’ultima volta.

Che la terra ti sia lieve, Piero. Riposa in pace.

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