Sorrento, nel mirino delle Associazioni contro le illegalità i canoni Cosap non pagati.

Di fronte a situazioni debitorie per centinaia di migliaia di euro, mentre la cittadinanza è assillata da tasse e balzelli vari, dal Comune si continua in modo inspiegabile a rinnovare le concessioni ed a non incassare le morosità pregresse. Interpellata la Procura Regionale della Corte dei Conti.

Sorrento – Non si placa la polemica sollevata dal Movimento civico “Conta anche Tu”, dopo la risposta avuta dal Comune, in merito alle morosità Cosap (Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche)da parte di molti operatori commerciali.

Come ormai noto, dopo la richiesta inviata al Comune dal leader del Movimento, Francesco Gargiulo, il Responsabile dell’ufficio preposto, di recente ha risposto che gli imprenditori non ancora in regola con il pagamento del canone, riferito agli anni precedenti a quello in corso (2019), sono cinquanta e che la somma, degli importi dovuti ammonta a 387mila 159.56 euro. A cui vanno sommati 90 mila euro per l’anno in corso, quindi  un totale di 477 mila 159,56 euro! Una cifra che benissimo potrebbe essere usata per alleggerire le tasse comunali (Imu eTasi) che cittadini onesti e perbene senza esitazione continuano ad onorare.

Oltre ad un comprensibile stupore nell’ apprendere che una tale cifra non viene incassata da anni dall’Ente comunale (mentre si continua ad infierire contro i normali cittadini per infrazioni spesso irrilevanti), non si capisce come è stato possibile che in questi anni tante imprese inadempienti abbiano continuato ad occupare praticamente gratis le stesse aree di suolo pubblico! Viene pertanto da chiedersi quali siano gli interessi da parte dell’Amministrazione comunale oppure dei vertici degli uffici comunali ,dopo che si è constatato che, malgrado i canoni non pagati per gli anni precedenti ,i dirigenti preposti hanno continuato a rinnovare le concessioni in pieno contrasto con le norme emanate in tal senso dal Comune?

Ora al di la della onestà ed il rispetto delle regole da parte degli operatori che occupano con le loro attività porzioni di suolo pubblico e quindi sottratti alla libera fruizione dei cittadini sorrentini, ma da cui costoro traggono sostanziose utilità, allo stesso modo sembra del tutto inconcepibile che oltre all’Andreani Tributi, i Responsabili degli Uffici comunali e pertanto anche le Forze dell’Ordine preposte, non si siano interessante a controllare  tali scadenze ed applicando le norme relative al Regolamento Cosap. Il cui art.14 (Decadenza ed estinzione della Concessione) al comma b, in modo chiaro e preciso indica che: Il concessionario decade dal diritto di occupare lo spazio concessogli :”per mancato pagamento, nei termini stabiliti, del canone di concessione o di altri eventuali diritti dovuti”

Dagli Uffici comunali si sostiene che  il regolamento dovrebbe essere più chiaro e che  l’articolo 14 non può impedire il rilascio a seguito di ulteriore richiesta per l’anno successivo, sebbene il richiedente risulti moroso. Tuttavia ciò non toglie il respingimento della domanda ritenendo che lo spazio richiesto debba rimanere ad uso pubblico.

Visto anche l’assidua elevata morosità da parte di alcune rinomate attività, ed  affinché in futuro si eviti di avallare diseguaglianze  che comportino concorrenze sleali  tutelando in tal modo gli imprenditori onesti e perbene, sia il Movimento Civico “Conta anche Tu “ che le altre Associazioni contro le illegalità, hanno già deciso di evidenziare l’intera vicenda alla Procura della Corte dei Conti per accertare eventuali responsabilità. – 20 novembre 2019 – salvatorecaccaviello.

 

Commenti

Translate »