Sorrento. Crisi all’ospedale: taglio servizi in cardiologia

Ancora un ridimensionamento per l’ospedale di Sorrento, ancora un taglio ai servizi ed alle prestazioni. La denuncia, l’ennesima, arriva dal Tribunale per i diritti dei malati: dal primo dicembre chiuderanno due stanze della divisione di Cardiologia. “Mancano gli infermieri – dice il presidente Giuseppe Staiano – un ritornello che sta gettando nel più assoluto abbandono un presidio ospedaliero che per anni è stato uno dei fiori all’occhiello della sanità campana. O mancano i medici, o mancano gli infermieri: fatto è che sempre più spesso la vita dei malati in penisola sorrentina è legata all’arrivo o meno di un elicottero per essere trasferiti in altri ospedali”.

Staiano va giù duro. E chiede la mobilitazione delle amministrazioni comunali costiere contro una gestione giudicata fallimentare. “La tragedia – aggiunge – è che non servono più neanche gli appelli. Infatti dall’Asl arrivano solo risposte inutili e fantasiose: ci dicono che hanno fatto assunzioni ma a Sorrento nessuno vuole venire a lavorare. O che più di tanto non si può fare perché la sanità campana è commissariata. Verrebbe da chiedersi come mai a Sorrento non vogliono venire a lavorare. Di chi sono – insiste Staiano – le responsabilità per aver ridotto un ospedale gioiello in un rudere”.

Andava via Antonietta Costantini, durante la cui gestione gli ospedali di Vico Equense e Sorrento sono stati ridimensionati, si sperava che il nuovo manager dell’Asl Napoli 3-Sud, Gennaro Sosto, invertisse la tendenza. Invece l’ospedale cade ancora a pezzi, i primari sono scomparsi, la carenza di personale è diventata drammatica. “Solo pochi giorni fa – tuona ancora Staiano – il governatore Vincenzo De Luca ha inaugurato la nuova divisione di ortopedia dopo una ristrutturazione durata anni. E ora siamo alle prese con questo nuovo ridimensionamento. I cittadini della penisola sorrentina, gli ospiti, non meritano di essere trattati così. E tutto questo mentre si costruiscono nuove campagne elettorali sulla promessa dell’ospedale unico, i cui lavori dovrebbero iniziare a fine 2020.

Al Tribunale per i Diritti del Malato, che tenta di tutelare il diritto alla salute di ogni cittadino, non resta che la denuncia pubblica. Al nostro grido di allarme – conclude Staiano – si unisce con forza quello della Consulta per la Sanità costituita dal Comune di Sorrento e coordinata dal dottor Costantino Astarita, che del reparto di Cardiologia è stato primario. La preoccupazione che desta la decisione di ridurre i posti letto è grandissima perché essa costituisce l’epilogo di una situazione rilevata da tempo, segnalata, discussa, vagliata ma mai risolta”.

Antonio Pane – Il Mattino

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