Salvatore Gagliano: con alleanza Renzi-Berlusconi, Carfagna candidata alla presidenza della Regione

Forse è fantapolitica, o sono solo suggestioni, ma i reciproci ammiccamenti tra Mara Carfagna e Matteo Renzi, hanno subito condotto l’attenzione sulle prossime elezioni regionali, in particolare su una possibile candidatura alla presidenza della Regione dell’attuale vicepresidente della Camera dei Deputati. Anche l’ex sindaco di Praiano e imprenditore Salvatore Gagliano, ripercorre delle ipotesi apparse questo weekend su alcuni quotidiani nazionali.

“Buongiorno amici miei. Da quanto leggo oggi sulla stampa, ciò che deduco potrebbe essere fanta/politica a vostro parere ? Ascoltate: Renzi toglie la spina al governo e si allea con Berlusconi per creare un polo moderato che candiderebbe Carfagna presidente della Regione (visto che non è ipotizzabile che Salvini possa sostenere la Carfagna). Restano i partiti di sinistra a sinistra con i socialisti ed il PD. Finisce l’esperienza 5 stelle con il PD, e restano da soli. Ed a destra restano Meloni e Salvini. Diceva il grande Giulio Andreotti: Pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovina… Buona domenica amici miei e Forza Granata: è meglio parlare di Calcio.”

Gagliano, che ha aderito di recente a Cambiamo!, movimento di centrodestra fondato dal governatore della Liguria Giovanni Toti, sembra anch’esso ipotizzare un Nazareno bis o, come definito dalla stessa Carfagna sul palco del festival de Linkiesta, una fusione in Forza Italia Viva, che allontana contemporaneamente la destra e la sinistra. Mara Carfagna dal suo canto, ha lasciato intendere di voler restare con gli azzurri, lavorando ad una carica di vicepresidente di Forza Italia al pari di Antonio Tajani: secondo i retroscena di Libero Quotidiano, avrebbe “inscenato” l’avvicendamento a Renzi e rifiutato la candidatura alle regionali offerta da Berlusconi come pacificazione, dopo quanto avvenuto nelle votazioni sulla mozione Segre.

Il senatore di Rignano sta da tempo puntando ai moderati di Forza Italia, che sono scontenti della reunion dello scorso ottobre di Berlusconi con Salvini e Meloni, tra questi appunto ci sono i dissidenti verso il partito azzurro, che si sono espressi favorevolmente verso l’istituzione della Commissione contro odio, razzismo e antisemitismo: l’ex premier sta cercando di acquisire i consensi di questa componente politica in Parlamento, ma secondo la Carfagna, lo scoglio è nella collocazione verso centrosinistra. Nel concreto ad osteggiare l’ingresso degli azzurri sembra siano alcuni luogotenenti di Italia Viva, una su tutti, la capogruppo alla Camera dei Deputati, Maria Elena Boschi.

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