Ma il gatto del marchese di Carabas di che colore era? foto

Sorrento – Ieri sera si è tenuta la V edizione della Festa del Gatto Nero, un incontro tra amici dei gatti che si è svolto all’insegna del buonumore in un’atmosfera conviviale caratterizzata dalla buona musica della vocalist Raffaella, e dall’ottima cucina del Ristorante Re Food Al Vicoletto, menzione particolare per i Savarese e la loro brigata, che hanno contribuito con un menù delizioso alla riuscita dell’evento. La Festa del Gatto Nero è un’iniziativa istituita dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) il suo scopo è quello di riabilitare la dignità e la reputazione del gatto nero, oggetto di superstizioni e di credenze popolari false e infondate per svariati secoli. L’AIDAA è una Associazione senza finalità di lucro, autonoma, apolitica ed apartitica, che si prefigge di perseguire la protezione degli animali e la prevenzione e repressione del loro maltrattamento, nonché la tutela dell’ambiente naturale. Dasirée Ioviero volontaria dell’associazione è stata l’eccellente artefice e promotrice di questa bella serata con il prezioso aiuto di suo marito Alessandro Orsi. Il ricavato della serata sarà interamente devoluto alle cure veterinarie dei gatti randagi. Un ringraziamento doveroso va anche allo sponsor dell’evento “Mister Pet” di Salvatore Costanzo, e di sua figlia Giorgia tra gli ospiti della serata. L’appuntamento è per l’anno prossimo sempre il 17 novembre, con l’insostituibile contributo di Desirée e Alessandro. Speriamo però in un tempo atmosferico più clemente, sicuramente i gatti neri ci porteranno fortuna! In Giappone infatti, sono secoli che i pescatori li portano in barca con loro perché li credono capaci di prevedere le tempeste, e garantire un’ottima pesca. Come vedete, al colore della pelle o della pelliccia, non ha senso attribuire capacità di portafortuna o meno perché non è hanno. Bisognerebbe imparare a rispettare gli esseri umani e gli animali a prescindere dal loro colore e dall’aspetto esteriore. Anche questo è un augurio per un futuro migliore.
di Luigi De Rosa

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