Sant’Agnello, vicenda cani sequestrati: notificate sanzioni per il blocco stradale. Rizzi: non pagate

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Sant’Agnello, Penisola Sorrentina. Manifestanti nei guai, per la vicenda dei cani rinchiusi dalla signora, poi sequestrati lo scorso settembre. Secondo quanto riportato da Enrico Rizzi del Partito Animalista Europeo, sono state elevate delle sanzioni a chi ha bloccato la strada il 28 settembre, giorno in cui i 23 cani sono stati sottratti alla proprietaria. Ecco l’avviso di Rizzi su Facebook:

“Casa degli orrori a Sant’Agnello: la Polizia di Stato sta notificando a tantissimi cittadini, una sanzione amministrativa che va da mille a quattro mila euro per un presunto “blocco stradale” avvenuto il giorno della liberazione dei cani.

NON PAGATE! Faremo ricorso e avrete tutto il mio supporto. Non ho intenzione di lasciarvi soli.

Tramite messaggio privato scrivetemi il vostro nome, cognome e cellulare, allegandomi una foto della contestazione. Vi ricontatterò al più presto.

Se vi hanno convocato e dovete ancora andare, scrivetemi subito via messaggio privato.”

Il sindaco Piergiorgio Sagristani intanto ieri è tornato sulla questione dei cani sequestrati alla signora, attualmente sotto le tutele del comune santanellese. Il primo cittadino nelle scorse settimane aveva fatto un appello per trovare una nuova e dignitosa casa, agli quattro zampe che furono liberati dall’abitazione in cui erano reclusi dalla signora, da parte dell’ASL servizio veterinaria del complesso di Castellammare di Stabia. Ma l’appello sembra non aver avuto il riscontro sperato.

“Dove è finito il popolo degli amanti dei cani che manifestava in piazza e inneggiava alla loro liberazione? – scrive Sagristani in una nota sul proprio profilo Facebook – Dove è finito l’ideale animalista? Dove è finita la determinazione a trarre in salvo i poveri cani? Quando si spengono i riflettori il problema non esiste più!!! Al comune sono solo arrivate solo 4 RICHIESTE di ADOZIONE, per il resto deposta la rabbia e i furori mediatici la situazione resta la stessa!! Come diceva Eleonora Pimentel Fonseca rimane il “resto di niente”!!! Un occasione mancata di essere più umani con gli umani e meno bestie con le bestie!!! Ma io spero ancora!!!”

Non c’è stata dunque tanta partecipazione nell’accogliere quegli animali, che furono protagonisti di una delle vicende più animate negli ultimi tempi in Penisola Sorrentina. Uomini e donne scesero in piazza per chiedere aiuto per quei cani, che erano ingiustamente rinchiusi, facendo balzare la questione agli onori della cronaca, attirando in quel di Sant’Agnello un gruppo di oltre 150 animalisti, guidato dal capo della segreteria nazionale del Partito Animalista Europeo Enrico Rizzi, che si era radunato nei pressi della casa della signora, al fine di sensibilizzare le istituzioni ad intervenire per porre rimedio alla triste vicenda. Una questione che non è stata esente da scontri tra associazioni che si battono per gli stessi temi, tant’è vero che il WWF aveva sollevato dei dubbi sul coinvolgimento delle persone in piazza e sui social, senza avere prima un riscontro scientifico su cosa stava realmente accadendo.

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