Sant’Agnello i cani sequestrati alla signora in affido al Comune. Appello di Sagristani: adottateli! foto

Sant’Agnello i cani sequestrati alla signora in affido al Comune. Appello di Sagristani: adottateli!L’intervento di sequestro dei 23 cani da parte dell’ASL servizio veterinaria del complesso di Castellammare di Stabia ( Napoli ) a Piano di Sorrento non è stato annullato dal Tribunale di Torre Annunziata ed è quindi pienamente valido. La polizia delega il Comune a dar i cani in adozione alle associazioni ambientaliste . La cosa la annuncia il sindaco Piergiorgio Sagristani sul social network Facebook

Sono più che certo che viste le prove d affetto e amore verso i cani dei tanti manifestanti di Sant’ Agnello e della intera Penisola Sorrentina in pochi giorni i nostri amici a quattro zampe verranno subito adottati !! Ora e’ il tempo di passare dalle parole ai fatti !!???

Impossibile seguire la vicenda momento per momento, ma sui social network continuano a centinaia i post, Positanonews prova a fare un riassunto. In breve dopo il successo del sequestro, dopo un primo accesso di una veterinaria negativo, nessuno ha annullato il sequestro che quindi andava avanti concretando il reato di “maltrattamenti”, anche il mettere oltre una ventina di cani in piccoli spazi o non farli uscire concreta il maltrattamento in base alle attuali disposizioni anche della Regione Campania. L’altra notizia che ha tenuto banco è una sorta di scontro virtuale fra gli animalisti e il WWF, con il primo ad attaccarli dopo che il presidente del WWF Claudio D’Esposito , che in passato è intervenuto sempre sulla stessa signora,   ha sollevato dubbi sulla necessità di coinvolgere gente in piazza e il  rimbalzare sui social network  di accuse senza averne ancora il riscontro scientifico.  Ma ora parliamo di cani

ECCO IL POST DI RIZZI DEGLI ANIMALISTI

Sant’Agnello: vi avevo promesso che era questione di qualche giorno. Il tempo di curare gli animali rinvenuti feriti, far sistemare le carte alla magistratura e i cani fatti sequestrare alla folle donna che li deteneva in casa, sarebbero potuti uscire dal canile. Le solite ”lingue maledette” parlavano già male di me, dicendo che avevo avuto “il mio momento di gloria” e subito li ho dimenticati, lasciandoli al loro destino. Non è così. Non sarà mai così. Ovviamente faccio sempre ciò che posso.

Per questo in questi giorni ho continuato a sentire l’Amministrazione Comunale (che ringrazio per la collaborazione sempre avuta) e dalle parole, oggi si passa ai fatti.

Chi vuole prendere quelle povere anime si faccia avanti con il Comune. C’è una settimana di tempo per fare richiesta.

Se voi ci siete, io ci sono e ci sarò sempre ???

Dunque ricapitolando il 28 settembre 2019 dopo vari giorni di assedio 23 cani rinchiusi dentro  un’abitazione vengono liberati. Nessuno li è stato ritrovato morto.   Si è reso necessario l’intervento dell’Asl per liberare i cani che vivevano in condizioni di incuria e malnutrizione all’interno dell’abitazione di una 63enne insegnante in pensione di Sant’Agnello.

Un gruppo di oltre 150 animalisti, guidato dal capo della segreteria nazionale del Partito Animalista Europeo Enrico Rizzi, si era  radunato nei pressi della sua casa, al fine di sensibilizzare le istituzioni ad intervenire per porre rimedio alla triste vicenda.

E così a porre rimedio è stata l’Asl, che ha fatto accesso nell’abitazione . “Questa storia andava avanti da oltre dieci anni con diverse carcasse ritrovate in passato dentro casa. – racconta Rizzi – Ho pregato il vicesindaco di Sant’Agnello di far sì che questa donna sia controllata rigorosamente dagli organi preposti. Sono arrivato giusto in tempo per far mettere in salvo gli altri 22 poveri animali, quasi tutti feriti e malati”.

La protesta degli animalisti si era  sviluppata lungo il tratto iniziale di viale dei Pini per chiedere a gran voce la liberazione, mentre poliziotti, carabinieri e vigili urbani controllavano che la situazione non degenerasse. “Desidero ringraziare di cuore tutti coloro che sono intervenuti e mi hanno supportato in queste ore intense. – conclude Rizzi – Il veterinario di prima ha dichiarato che era tutto apposto, lo porto in Tribunale. Risponderà di falso ideologico in atto pubblico, omissioni d’altro d’ufficio e concorso nel maltrattamento degli animali. Già in serata darò mandato al mio ufficio legale”.

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