16 Ottobre 2019

MILANO – Anche i buoni pasto entrano nella Manovra per il 2020. Nel Draft budgetary plan inviato a Bruxelles, alla voce della revisione delle tax expenditures, si prevede anche un riordino delle esenzioni per i ticket restaurant, per cercare evidentemente di favorire quelli elettronici.

Nel testo, infatti, emerge che il governo vuole introdurre una “riduzione delle esenzioni vigenti per i buoni pasto cartacei a 4 euro e contestuale aumento dell’esenzione a 8 euro per i buoni pasto elettronici”.

Allo stato attuale, i buoni non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente fino alla soglia di 5,29 euro al giorno, che diventano 7 nel caso di utilizzo di una “forma elettronica”.

La sistemazione dei buoni rientra in un più ampio progetto che prevede anche l’azzeramento delle detrazioni al 19% per gli oneri sostenuti da contribuenti oltre una soglia di reddito (azzeramento che arriverebbe con “gradualità” e facendo salve le detrazioni per spese per interessi passivi sui mutui).

Non solo. Sempre alla voce delle Il governo indica anche l’introduzione “di un’imposta di bollo a 2,4 euro per foglio per i certificati rilasciati da organi dell’autorità giudiziaria relativi alla materia penale” e l’innalzamento delle imposte “ipotecaria e catastale sui trasferimenti immobiliari soggetti all’imposta di registro (Prima casa, altri immobili) da euro 50 a euro 150 ciascuna”. Insieme a quest’ultima misura “al fine di equiparare il prelievo tributario di queste imposte sui trasferimenti immobiliari, viene prevista la riduzione da euro 200 a euro 150 per ciascuna imposta sui trasferimenti immobiliari soggetti ad Iva (Prima casa e altri immobili)”.

Nel complesso, da queste misure il governo indica circa 350 milioni di effetti finanziari nel 2021.