Positano, il fascino de “La pescatrice” di Amerigo Tot: tanti i turisti incuriositi. “Peccato non vi sia traduzione in inglese”

Riscuote già grande successo la statua de “La pescatrice”, opera di Amerigo Tot, apparsa a Positano. Sono già tantissimi i turisti che si sono soffermati e si sono fatti fotografare con un’opera che potrebbe diventare un nuovo simbolo culturale della perla della Costiera Amalfitana. L’iniziativa, ricordiamo, è stata voluta fortemente da Macchia Mediterranea e da Daniele Esposito in particolare, il quale ha una conoscenza storica. Un’altra bella iniziativa che è stata subito apprezzata dalle centinaia e centinaia di turisti stranieri e non che ancora invadono il paese.

L’associazione Macchia Mediterranea ha affermato che l’intento era quello di non perdere un’importantissima parte della nostra storia che purtroppo spesso viene dimenticata o sacrificata. “A nostro parere a volte con troppa leggerezza per dar sfogo o spazio ad altri tipi d’interessi meno nobili. Questa prima maiolica, messa a ricordare l’Autore di questa importante opera e la sua storia, è solo la prima di altre che l’Associazione Macchia Mediterranea vuole donare alla cittadinanza, soprattutto ai più giovani che hanno il diritto, ma anche il dovere morale, di conoscere ed appropriarsi della Loro storia. Una simpatica credenza si cela dietro questa statua: si racconta che se le donne in attesa avessero toccato la coda del pesce che la pescatrice porta in spalla, avrebbero partorito un figlio maschio”.

Tanto apprezzata l’opera che i tanti turisti stranieri, che non sanno leggere l’italiano, si sono domandati se non fosse stato possibile scrivere una traduzione in inglese nella targa in maiolica posta a base dell’opera.

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