Napoli. Il Teatro cerca Casa. Stagione 2019-2020.

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    Articolo di Maurizio Vitiello – Il Teatro cerca Casa – Lo spettacolo è servito.

    Tanti “addetti stampa” a Casa Santanelli, al Vomero; un vero pienone.
    Riparte la stagione teatrale in appartamento ideata e diretta da Manlio Santanelli e realizzata con il prezioso contributo organizzativo di Livia Coletta e Ileana Bonadies.

    Il Teatro cerca Casa giunge quest’anno alla sua ottava edizione, avendo conquistato alla causa del teatro oltre 250 salotti e quasi 15mila spettatori, tra Napoli e le altre città della Campania. L’ambizioso progetto, partito nel 2012, ha realizzato un vero e proprio circuito teatrale alternativo, configurandosi come uno spazio di libertà espressiva, per pubblico e artisti, che nell’occasione dello spettacolo in casa trovano la possibilità di uno scambio necessario e di un confronto oltre la quarta parete.
    Il sottotitolo scelto per questa ottava stagione, Lo spettacolo è servito, vuole essere un invito per gli spettatori più pigri ai quali, come ormai di consuetudine, la rassegna offre la possibilità di vedere gli spettacoli direttamente a casa, nel salotto di amici o parenti, come in una sorta di incontro conviviale, dove il teatro, che a prima vista può apparire un semplice pretesto secondario, diventa invece il motivo fondamentale della serata.
    «Giungiamo ostinatamente all’ottava edizione della nostra rassegna — spiega il direttore artistico Manlio Santanelli —, con molte più consapevolezze rispetto agli anni precedenti. Innanzitutto la stagione 2019-20 segna il nostro “ritorno a casa”, perché dopo diverse sperimentazioni, che ci hanno condotto a peregrinare dagli appartamenti ai cortili storici, alle sale museali, alle chiese e nelle sale di associazioni culturali, quest’anno ci riappropriamo con decisione della dimensione domestica, quella in cui il nostro progetto trova il suo habitat naturale. Per portare a compimento la propria missione primaria, ossia guadagnare nuovi proseliti all’arte del teatro, la casa è la nostra dimensione ideale, perché consente quella vicinanza che nessun altro spazio può offrire e quel senso di intimità che crea le giuste condizioni per stabilire un legame con i potenziali spettatori e trasformarli in nuovo pubblico. Ecco il senso del sottotitolo della rassegna di quest’anno, che in fondo fa appello proprio a quella intimità domestica tipica delle cene tra amici, che consente la possibilità di avvicinare i convenuti per raccontare loro qualcosa che ancora non conoscono e conquistarne la fiducia».
    L’ottava stagione presenta un cartellone di 15 nuovi titoli più cinque ritorni dalle precedenti edizioni, con spettacoli che spaziano dalla prosa alla musica, dalla nuova drammaturgia ai classici, dalla sperimentazione alla tradizione, in un medley teatrale capace di offrire una visione sulla nuova produzione contemporanea.

    Ecco il programma:

    Si parte lunedì 7 ottobre, ore 18, come ormai di tradizione dal salotto di casa Santanelli, che aprirà il sipario sulla stagione 2019-20, con lo spettacolo Una notte con le stelle e con Te di e con Maurizio Murano accompagnato da Mariella Pandolfi al pianoforte.
    Un varietà sul teatro, dove Murano, unico interprete in scena, spazierà dal Gastone di Petrolini al Vesti la giubba di Leoncavallo.
    Ma ci sarà spazio anche per Shakespeare, Pasolini, Valentine, De Simone, Russo, De Filippo, Viviani, Patroni Griffi, Santanelli, García Lorca, che sono solo alcune delle stelle che illumineranno il cielo di questa serata di teatro e musica.

    Si prosegue venerdì 18 ottobre, ore 20.30, nell’altro salotto storico della rassegna, quello di casa Bonadies a Portici, con Kaléidos, che vede in scena Marina Bruno (voce) e Giuseppe Di Capua (pianoforte), interpreti di un repertorio raffinato, caratterizzato da un susseguirsi di stili diversi e momenti dal sapore teatrale, attraverso brani portati al successo da Mina, Liza Minnelli, Edith Piaf, Ute Lemper, Fabio Concato, Lucio Battisti, Claudio Baglioni Eduardo De Crescenzo, Sting, Fabrizio De André, Joe Barbieri, Malika Ayane, Michael Bublé, Tosca, Gloria Estefan.

    La stagione nel Salotto di casa Bonadies continua venerdì 22 novembre con Fosco, scritto, diretto e interpretato da Peppe Fonzo, uno spettacolo ispirato a lu Frasulino, brano dialettale assolutamente sconosciuto di Domenico Modugno, che mescola la narrazione teatrale a momenti musicali e ad altre perle del cantautore salentino. Fonzo porta in scena un personaggio ai margini, il pazzo/buffone che tutti deridono, sempre insultato e bastonato, un disadattato che brucia di solitudine.
    Sabato 21 dicembre appuntamento ancora a casa Bonadies con il debutto di Father & Son – Inseguendo Chet Baker, soggetto, testo e narrazione di Stefano Valanzuolo, con Francesco Scelzo (chitarra) ed Enrico Valanzuolo (tromba).
    Lo spettacolo mescola verità storica e finzione, in una sorta di flashback estremo, che articolato secondo una sequenza di ricordi, prova a raccontare il più romantico tra gli eroi della tromba, inseguendo, delicatamente, anche il rapporto di un padre, fragile e geniale, con il proprio figlio.
    Come da consuetudine il calendario con altre date si aggiornerà di settimana in settimana.

    Tra gli spettacoli in prima assoluta in questa nuova edizione del Teatro cerca Casa, Città ‘n Blues, ideato, scritto, diretto e interpretato da Marcella Vitiello, partendo da testi di Stefano Benni.
    Una partitura jazz dove la drammaturgia intesse un tappeto di parole e di suoni, che vanno a comporsi in una sorta di jam session scenica, per corpo/voce unico di attrice; e ancora L’arte del sorriso: La Macchietta!, scritto e diretto da Roberto Giordano, anche in scena con Federica Aiello, un lavoro che intende mostrare come Napoli sia stata nei secoli la radice dell’umorismo, della comicità, che nel tempo ‒ da Petito a Scarpetta, da Maldacea a Totò, da Viviani a Taranto, da Eduardo a Santanelli ‒ ha arricchito la nostra cultura influenzando il nostro modo di vivere.

    Ciro Capano ha ideato, invece, per la rassegna di teatro in appartamento La bottega dei quattro, un viaggio che si sviluppa attraverso la musica del ‘900 napoletano, che ha come filo conduttore l’amore, ma cantato in modi diversi per umori e per autori così diversi fra loro: dall’accademico Di Giacomo al sanguigno Bovio, dal poliedrico E.A. Mario al genio della musica e del teatro che fu Viviani.
    Debutta a Il Teatro cerca Casa anche Maurizio Capone con il suo nuovo lavoro: Junk Solo, un concerto, che si configura come un incontro col creatore di uno dei modi più originali di fare musica.

    Dedicato ad una delle più straordinarie attrici di tutti i tempi, Io Anna Magnani? è l’omaggio di Sarah Falanga alla Magnani, attraverso il racconto della storia di un’attrice moderna che percorre, forse per pura coincidenza, le stesse storie, le stesse esperienze emotive del suo mito artistico. Sulla stessa linea si pone anche il secondo spettacolo proposto dalla Falanga, … Mi chiamano Mimì, una celebrazione al mito di Mia Martini, letta attraverso il ricordo di un uomo che l’ha amata, che l’ama e che l’amerà per sempre, pur non vivendo a pieno quell’amore.

    Melania Esposito e Jennà Romano presentano Questa città, progetto teatrale che si origina da una collaborazione tra i Letti Sfatti, gruppo rock della provincia di Napoli, e lo scrittore Erri De Luca.

    Arriva sui palcoscenici domestici anche l’interessante proposta di Davide Dolores, Omu cani, ambientato all’inizio del 1940 a Mazara del Vallo, quando comparve un misterioso clochard che conduceva una vita da randagio.
    Lo strano mendicante era molto abile in matematica: da lì le dicerie che lo misero in connessione con la misteriosa scomparsa, avvenuta solo pochi anni prima, del grande fisico nucleare catanese Ettore Majorana.

    E ancora Gennaro Monti porta in scena il suo Storie storte di paese, con Sonia De Rosa (racconti e voce) e Davide De Rosa (plettri e chitarre), uno lavoro che si snoda tra racconti, musica e canto. Un viaggio in un paese della Calabria dal quale si vede la Sicilia: sullo sfondo, una festa come tante, quella della Madonna Addolorata.

    Ancora un omaggio ad un grande artista, nello spettacolo Masiello canta Viviani, un recital nel quale l’attore e cantante Massimo Masiello vestirà i panni di tantissimi personaggi del composito universo teatrale vivianeo.

    Evento speciale della rassegna diretta da Santanelli sarà il nuovo lavoro di Cloris Brosca, Barba il Blu. Scritto in un italiano fiabesco contaminato da sapori antichi e partenopei, lo spettacolo ripropone la famosa fiaba nella rappresentazione delle vicende di Catarina, giovane e ingenua fanciulla, che si innamora e sposa, a dispetto di tutti, quello che si rivelerà poi un orrendo carnefice.

    Dalla passata stagione ritornano Gioia Miale e Antonio D’Avino con Piccoli crimini coniugali di Éric-Emmanuel Schmitt, tra gli autori teatrali più rappresentati sui palcoscenici di tutta Europa; Caterina Pontrandolfo che ha realizzato, su invito della direzione artistica della rassegna, la versione teatrale del Magnificat di Alda Merini, composta in occasione del decennale della scomparsa della poetessa; Enzo Salomone con il capolavoro di Melville Bartleby, lo scrivano e con Lo Scurnuso di Benedetta Cibrario; e Antonella Morea interprete di Sinnò me moro. Canzoniere della Mala, un percorso musicale e teatrale che ripercorrere le espressioni di vita ai margini e delittuose trame di malavita.

    Anche quest’anno prosegue In verità, in verità vi dico… Incontri ravvicinati di teatro, progetto attraverso il quale Il Teatro cerca Casa vuole avvicinare ulteriormente il suo pubblico all’arte della scena, facendogli conoscere da vicino i mestieri dello spettacolo.
    Un percorso che il gruppo capitanato da Manlio Santanelli ha deciso di proseguire per andare a fondo di quell’opera di formazione del pubblico che la rassegna ha intrapreso sin dalle origini dell’operazione e che resta una delle sue principali mission.
    Il titolo scelto richiama l’idea di una confessione importante da realizzarsi nel corso di incontri faccia a faccia che gli artisti regaleranno al pubblico de Il Teatro cerca Casa, quando si troveranno nei paraggi.
    Per questo motivo le date non sono ancora fissate, ma restano sospese al passaggio a Napoli degli artisti coinvolti.
    Nomi importanti del panorama teatrale e non solo, saranno protagonisti di questo ciclo di incontri volto a svelare tutti i segreti del mestiere.
    Tra le personalità che quest’anno siederanno nei salotti del circuito teatrale diretto da Manlio Santanelli, il regista Antonio Capuano e la costumista Zaira de Vincentiis.

    Il Teatro cerca Casa assegna nell’occasione della conferenza stampa di inizio stagione, come ormai da tradizione, i premi al suo pubblico e agli artisti andati in scena nel corso dell’edizione precedente.
    Il premio “Fedeltà”, assegnato allo spettatore più assiduo e fedele, quest’anno va alla signora Maria Brusciano, presenza “sorridente e immancabile” che ha contribuito grazie alla sua passione per il teatro ad animare il progetto e ad alimentare lo scambio culturale con gli artisti e gli altri spettatori.
    Il premio Biglietto d’oro, destinato allo spettacolo che incontrato il maggiore gradimento del pubblico, viene assegnato a Maurizio Murano, autore e interprete di Anch’io mi chiamo G. – Recital di un fan di Giorgio Gaber; mentre il premio Il Teatro cerca Casa, attribuito dalla direzione artistica al lavoro che meglio ha incarnato lo spirito della rassegna, va a Gioia Miale e Antonio D’avino, che hanno portato in scena Piccoli crimini coniugali di Éric-Emmanuel Schmitt.

    Per assistere agli spettacoli de Il Teatro cerca Casa è necessaria la prenotazione chiamando ai numeri 3343347090 – 3470963808 – 081 5782460, oppure attraverso il form presente sul sito www.ilteatrocercacasa.it.
    A chi prenota verrà svelato l’indirizzo del luogo che ospita lo spettacolo.

    Indubbiamente, questa rassegna teatrale raccoglie consensi e grande simpatia.
    E’ importante che il teatro raccolga consensi e riesca a “stringere il mondo”.
    Artisti e pubblico sono a distanza ravvicinata e ciò è di grande complicità ed efficacia scenica.
    L’arte insegue l’uomo e il mondo teatrale nelle case trova giuste conferme.

    Maurizio Vitiello

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